domenica 05 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Famiglia Cristiana Rassegna Stampa
20.12.2004 Un articolo corretto sul settimanale cattolico
speriamo sia il primo di molti altri

Testata: Famiglia Cristiana
Data: 20 dicembre 2004
Pagina: 17
Autore: un giornalista
Titolo: «Con Sharon e Peres Israele volta pagina»
A pagina 17 di Famiglia Cristiana del 19 dicembre, nella rubrica Settegiorni – Come vanno le cose – è pubblicato un breve articolo intitolato "Con Sharon e Peres Israele volta pagina".
Il giornalista informa correttamente, anche se in maniera concisa, sugli ultimi avvenimenti che hanno caratterizzato la politica israeliana, delineando la situazione sia sul fronte palestinese che su quello israeliano.
Rileviamo inoltre che il nome del primo ministro israeliano Ariel Sharon non è più associato al termine dispregiativo de "il falco", come accadeva di frequente negli articoli pubblicati alcune settimane fa ; un segnale positivo e, speriamo, una presa d’atto che, come ha detto recentemente il presidente egiziano Hosni Mubarak, Sharon è la più grande occasione per i palestinesi di arrivare alla pace"
L’unica osservazione sull’articolo riguarda la frase:

Barghuti sta scontando cinque ergastoli in un carcere israeliano per l’uccisione di cinque israeliani in attentati.




Barghuti sta scontando l’ergastolo anche perché è stato riconosciuto responsabile di essere il mandante delle stragi più efferate che hanno colpito la popolazione israeliana negli ultimi anni, stragi che sono costate la vita a decine e decine di civili innocenti.

Ecco l'articolo:

Ariel Sharon ce l’ha fatta. Con il 62% dei voti a favore, il Likud ha detto sì alla proposta del primo ministro di coinvolgere nel governo i laburisti di Shimon Peres e due partiti religiosi ultraortodossi. Sharon ha dunque il via libera per la formazione di un governo di unità nazionale. Ora, con il coinvolgimento del partito di Peres nella coalizione di governo, Sharon può portare avanti più speditamente il suo piano di ritiro dalla Striscia di Gaza entro il 2005 e di smantellamento di 25 colonie, comprese quattro piccole in Cisgiordania. Quanto alla composizione del nuovo governo, i ministeri chiave di Esteri, Difesa e Finanze rimangono al Likud. Mentre i laburisti sono più interessati ad ottenere i dicasteri di Interni, Infrastrutture e Istruzione.

Intanto, sul fronte palestinese, il 45enne Marwan Barghuti, popolare leader del movimento Al Fatah in Cisgiordania, ha ritirato la sua candidatura alle presidenziali del 9 gennaio. Barghuti sta scontando cinque ergastoli in un carcere israeliano per l’uccisione di cinque israeliani in attentati. La sua rinuncia spiana la strada verso la vittoria ad Abu Mazen, il leader moderato che gode dell’appoggio di Israele e Stati Uniti.
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione di Famiglia Cristiana. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita


direzionefc@stpauls.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT