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Famiglia Cristiana Rassegna Stampa
17.07.2004 3% di cemento e 97% reticolato
echissenefrega, dice il settimanale cattolico, che vede solo cemento

Testata: Famiglia Cristiana
Data: 17 luglio 2004
Pagina: 15
Autore: Guglielmo Sasinini
Titolo: «Il muro divide anche il Palazzo di vetro»
"Il muro divide anche il Palazzo di vetro" è il titolo di un articolo a firma Guglielmo Sasinini pubblicato Su Famiglia Cristiana del 18 luglio 04.

La Corte di Giustizia dell’Aja ha dichiarato, con una sentenza a dir poco agghiacciante, "illegittima" la barriera di sicurezza che Israele sta costruendo per difendersi dal terrorismo.

Alcuni mesi fa quando la questione è approdata alla Corte internazionale sulla stampa sono apparsi articoli che deprecavano la costruzione della barriera difensiva (Muro), paragonandola - con una ignoranza storica/miopia politica senza precedenti - al "Muro di Berlino, il quale come qualsiasi studente delle medie superiori è in grado di sapere, fu costruito per impedire la fuga verso la libertà e verso la democrazia.

Questo "muro" invece è costruito contro la violenza palestinese, il terrore, la morte che ha distrutto la vita a più di mille civili israeliani.

Perché su una cosa non ci possono essere dubbi: Israele subisce un’aggressione terroristica, intendendo con tale affermazione la volontà dichiarata di distruggere il suo popolo.

In che modo? In modo indiscriminato ma con particolare riguardo a bambini piccoli, adolescenti, donne, anziani, chiunque si trovi in un bar a bere un caffè, in una pizzeria, in una discoteca, alla fermata di un autobus. Da qui nasce l’esigenza per lo Stato israeliano, ma sarebbe l’esigenza per qualsiasi altro Stato sottoposto a un simile regime terroristico, di proteggere la vita dei propri cittadini

Detto questo dobbiamo ancora una volta rilevare che la redazione del settimanale cattolico dispone di pochissime immagini per illustrare gli articoli su Israele (di solito sono povere donne palestinesi o bambini denutriti con soldati che li strattonano o puntano loro contro un mitra)

ma di una soltanto quando di tratta di commentare articoli sul "muro".

"Un tratto della barriera difensiva nel villaggio di ABU Dis in Cisgiordania" recita la didascalia della fotografia che riproduce, occupando tutta l’immagine, quell’unico 3% di "muro" costruito dagli israeliani e in lontananza un uomo che tiene per mano un bambino piccolissimo.

L’effetto è senza dubbio quello voluto da Famiglia Cristiana.

A questo punto non occorre nemmeno leggere l’articolo per farsi l’idea che Israele è davvero uno stato "militarista", "capitalista" e oppressore dei diritti dei palestinesi.

In realtà dei 720 Km di barriera difensiva progettata oltre il 97% è costituito da una recinzione e quei pochi chilometri fatti di cemento servono non solo per impedire ai kamikaze di infiltrarsi in territorio israeliano ma anche per impedire ai terroristi di sparare sulle automobili israeliane: da Tulkarem e da Qalqilya molti cecchini palestinesi hanno preso di mira gli automobilisti israeliani.

Ma tutto questo non interessa a Famiglia Cristiana come non interessa il fatto che da quando c’è la barriera difensiva gli attentati sono calati del 90%.

Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione di Famiglia Cristiana. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

direzionefc@stpauls.it

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