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Famiglia Cristiana Rassegna Stampa
28.05.2004 Non informare i propri lettori
una scelta editoriale del settimanale cattolico

Testata: Famiglia Cristiana
Data: 28 maggio 2004
Pagina: 17
Autore: Guglielmo Sasinini
Titolo: «Troppi passi falsi, Sharon rimane solo»
Dal numero di Famiglia Cristiana del 30 maggio '04:

La fotografia che illustra l'articolo è un'"anticipazione" di quanto
contenuto nell'articolo stesso: un bambino di due o tre anni solo, triste,
dallo sguardo sperduto davanti ad una distesa di terra e la didascalia che
recita: "Il campo profughi palestinese di Rafah dopo l'attacco dei carri
armati israeliani".

Non è solo l'attacco a Sharon che lascia stupefatti, non è solo la palese
propaganda filopalestinese che disturba ma è soprattutto la mancata
informazione sui fatti, su quello che è veramente accaduto e sul motivo che
ha indotto l'esercito israeliano ad intrapprendere l'Operazione Arcobaleno.

Le stragi di civili palestinesi, tra cui donne e bambini, non fanno che
aumentare l'odio e alimentare il numero dei potenziali terroristi suicidi.

La morte di otto civili palestinesi, non intenzionale e per la quale il
governo israeliano ha mostrato profondo rincrescimento, non può essere
definita strage.
Il termine strage è invece molto più appropriato per le decine di civili
inermi israeliani che i terroristi suicidi fanno a pezzi sugli autobus,
è ancor più appropriato per definire la morte atroce di dodici soldati
israeliani uccisi con un missile antitank e i cui corpi sono stati fatti a
pezzi e mostrati come trofei.
Ma queste morti al giornalista non interessano.

I buldozer che a Rafah, nel sud di Gaza, hanno spianato le case di coloro
che avevano perso i loro figli e fratelli in scontri con i militari rendono
incomprensibile la politica di Ariel Sharon: impartendo ai militari ordini
di questo genere, il premier non solo non placa la rabbia dei coloni, che
continuano a essergli ostili, ma non conquista nemmeno simpatie
nell'opposizione laburista, che sostiene il ritiro da Gaza ma non può
accettare le punizioni collettive inflitte alla popolazione palestinese.
I buldozer radono al suolo case che spesso sono già vuote perchè le
famiglie sono state costrette ad andarsene dai terroristi oppure come è
capitato recentemente abitate dai parenti dei kamikaze che hanno nascosto e
protetto i loro familiari.

Sharon sembra contraddire sè stesso. Aveva sostenuto il Governo palestinese
di Abu Mazen, ma non lo ha aiutato.

In realtà è stato Arafat che ha impedito ogni azione politica di Abu Mazen
in direzione della pace; ma anche questa è un'occasione che il giornalista
sfrutta per gettare ogni responsabilità sul primo ministro israeliano.

La demolizione delle case di Rafah e le stragi di civili per i quali c'è
stato il "rincrescimento" dei vertici dell'esercito, hanno provocato
irritazione nell'Unione Europea e messo in grave imbarazzo l'alleato di
sempre: gli Stati Uniti, che solo poche settimane fa, per voce di Bush,
avevano riconosciuto che Israele potrebbe annettere gli insediamenti più
popolati della Cisgiordania.
L'articolo termina senza che il giornalista abbia fatto il minimo cenno ai
90 passaggi che l'esercito ha scoperto e che erano impiegati per far
entrare dall'Egitto armi leggere e pesanti, armi micidiali utilizzate
contro le città israeliane.
Era necessario bloccare questo fiume di armi destinate a fare a pezzi
centinaia di civili inermi. E per proteggere la vita di israeliani
innocenti altri giovani soldati sono stati fatti a pezzi, sono stati
portati come trofeo, simbolo di un odio che alimenta la maggior parte del
mondo palestinese.
Famiglia Cristiana sceglie di non informare i suoi lettori.
Non è propaganda questa?

Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione di Famiglia Cristiana. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.


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