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Famiglia Cristiana Rassegna Stampa
09.04.2004 Finalmente una notizia corretta
non poteva fare altrimenti il settimanale della Cei

Testata: Famiglia Cristiana
Data: 09 aprile 2004
Pagina: 15
Autore: Guglielmo Sasinini
Titolo: «La nuova minaccia dell’integralismo»
A pagina 15 di Famiglia Cristiana dell’8 febbraio sono pubblicate due fotografie: la prima ritrae uno dei detenuti palestinesi liberati che abbraccia il figlio, l’altra riprende l’autobus distrutto dopo l’attentato del 29 gennaio nel quale hanno perso la vita più di 10 civili israeliani.

L’articolo che segue intitolato "La nuova minaccia dell’integralismo" è sostanzialmente corretto a dimostrazione che, quando si vuole, si può informare i lettori sui fatti accaduti senza infarcirli di opinioni personali e senza fare propaganda filopalestinese.

Del resto dopo la buona volontà dimostrata dal governo israeliano nel rilasciare i detenuti palestinesi e la subitanea risposta dei terroristi sarebbe stato difficile anche per Famiglia Cristiana distorcere la realtà!

Con un sincronismo perfetto, proprio mentre venivano liberati 400 detenuti palestinesi e 28 terroristi libanesi, in cambio delle salme di tre soldati israeliani uccisi in Libano e della liberazione dell’uomo d’affari Elhanan Tannenbaum, a Gerusalemme un poliziotto palestinese di Betlemme si è fatto saltare su un autobus, vicino alla casa del premier Sharon. Dieci israeliani sono rimasti uccisi, una quarantina i feriti.
Il ventinovesimo attentato a Gerusalemme ha cancellato il vertice che avrebbe dovuto affrontare, con americani, palestinesi e donatori internazionali, la crisi umanitaria che affligge i Territori.
I mandanti della strage, rivendicata dalle Brigate Al-Aqsa, fazione vicina ad Al-Fatah di Arafat, hanno lasciato un messaggio agli Hezbollah: non siamo disposti a cedere la guida delle trattative né l’attenzione internazionale.
Sharon aveva commentato la scarcerazione degli Hezbollah con queste parole: "Raggiungere un accordo con l’Hezbollah è stata una decisione giusta, morale, etica." Parole che sono suonate come una sfida per gli integralisti palestinesi, che temono di venire danneggiati da un miglioramento dei rapporti tra Siria, Iran e Israele. Dietro questa manovra diplomatica gli analisti mediorientali vedono le pressioni internazionali per indurre la milizia Hezbollah ad abbandonare la guerriglia. Operazione che lascerebbe Arafat e i palestinesi senza più alibi a proposito di controllo del terrorismo.
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione di Famiglia Cristiana. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.




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