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La Stampa Rassegna Stampa
30.03.2023 Zelensky: 'Grazie Meloni'
Cronaca di Niccolò Carratelli

Testata: La Stampa
Data: 30 marzo 2023
Pagina: 4
Autore: Niccolò Carratelli
Titolo: «Zelensky sente Meloni: "Grazie all'Italia respingeremo i russi"»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 30/03/2023, a pag.4 con il titolo 'Zelensky sente Meloni: "Grazie all'Italia respingeremo i russi" ' l'analisi di Niccolò Carratelli.

Bilaterale Zelensky-Meloni a Bruxelles. Tensione tra la premier e Macron -  Il Sole 24 ORE
Giorgia Meloni con Volodymyr Zelensky

Si sono parlati di nuovo, poco più di un mese dopo l'incontro di persona a Kiev. Era il 21 febbraio, Giorgia Meloni mantenne la promessa di andare in visita in Ucraina, a un anno dall'inizio del conflitto. Ieri un altro contatto con Volodymyr Zelensky, un colloquio telefonico in cui hanno convenuto sulla «necessità di perseguire una "pace giusta"» recita il comunicato di Palazzo Chigi. Aggiungendo che il presidente ucraino «ha espresso gratitudine all'Italia e fiducia nella capacità di respingere gli attacchi della Russia a difesa dell'integrità territoriale dell'Ucraina, anche grazie all'assistenza degli Stati occidentali, compresa l'Italia». Chiaro riferimento al costante invio di armi all'esercito ucraino, su cui ieri, durante il question time alla Camera, è tornato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sollecitato dall'ennesima offensiva sul tema da parte del Movimento 5 stelle. Ha rivendicato la scelta di continuare ad armare Kiev, ma ha assicurato che «l'Italia non ha alcuna intenzione di inviare truppe sul campo». Poi ha difeso la decisione di addestrare in Italia i militari ucraini, che dovranno usare il sistema antimissile Samp-T, compreso nella prossima fornitura: «Sono convinto che sia giusto – ha spiegato Crosetto – e sono contento di poter addestrare le persone che potranno difendere le città, gli ospedali e le infrastrutture ucraine dagli attacchi missilistici ostili». Quanto all'accusa di aver aumentato la spesa per le armi, a causa di questo sostegno a Kiev, il ministro ha definito «fisiologico procedere a un continuo ripianamento delle scorte, sia per termine di vita operativo sia per l'ammodernamento delle stesse, a prescindere dall'esigenza ucraina». E ha smentito che una batteria di Samp-T costi oltre 700 milioni di euro, come sostenuto dai 5 stelle: «L'Italia sta rendendo disponibili componenti da un assetto non operativo per un importo inferiore a un sesto di quanto menzionato». Di certo, a Kiev attendono con una certa trepidazione il sistema antimissile italo-francese. A maggior ragione, dopo quanto rivelato da Zelensky in una intervista all'Ap: un Paese europeo ha inviato in Ucraina un sistema di difesa aerea che non ha funzionato. «Hanno dovuto cambiarlo ancora e ancora», ha spiegato il presidente, senza fare il nome del Paese in questione. Poi ha ricordato che alcune delle armi promesse non sono ancora state consegnate. «Abbiamo avuto grandi decisioni sui Patriots, ma non li abbiamo per davvero», ha detto, riferendosi al sistema di fabbricazione americana. Infine, ha rilanciato la sua richiesta di caccia, sottolineando che «non abbiamo ancora ricevuto nulla per quanto riguarda gli aerei da guerra moderni». Temi che, pur non menzionati nella nota di Palazzo Chigi, potrebbero essere stati affrontati nella chiacchierata tra Meloni e Zelensky. Il quale, nel resoconto fatto via Twitter, ha parlato di «colloquio produttivo»: «Grazie amici italiani per il vostro sostegno – ha scritto –. La via per la pace in Ucraina è il completo ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino e l'attuazione della nostra formula di pace». Poi, nel suo consueto discorso serale, il presidente ucraino ha elogiato Meloni «per i suoi principi, per la sua determinazione, per la vera forza europea che si avverte nelle sue parole e nelle sue azioni in difesa della libertà». «Siamo con l'Ucraina – ha ribadito con un tweet a tarda sera la premier italiana, nel dialogo a distanza con presidente ucraino – Ho confermato il nostro impegno e discusso l'obiettivo di una pace giusta e duratura». E Zelensky ha «manifestato apprezzamento per la Conferenza di Roma sulla ricostruzione dell'Ucraina, prevista il 26 aprile: un'occasione importante per rafforzare i rapporti tra le imprese italiane e l'Ucraina».

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