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La Stampa Rassegna Stampa
28.02.2023 Un altro israeliano ucciso
Cronaca di Nello Del Gatto

Testata: La Stampa
Data: 28 febbraio 2023
Pagina: 20
Autore: Nello Del Gatto
Titolo: «Un altro israeliano ucciso in Cisgiordania, scatta la vendetta: a fuoco città palestinese»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 28/02/2023, a pag.20 con il titolo "Un altro israeliano ucciso in Cisgiordania, scatta la vendetta: a fuoco città palestinese" la cronaca di Nello Del Gatto.


Primo colloquio tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu:
Benjamin Netanyahu

Non si placano le violenze in Cisgiordania, che da giorni ha visto una recrudescenza di attentati, raid e vittime da una parte e dall'altra. L'ultima, ieri sera, quando un 27enne israeliano, con cittadinanza americana, è stato ucciso a colpi da arma da fuoco nei pressi di Beit HaArava, vicino a Gerico. L'esercito israeliano, che ha chiuso le strade verso Gerico, come già avvenuto nelle scorse settimane, ha confermato che in zona almeno un altro tentativo di attacco è stato portato senza risultato. Altre truppe e check point sono stati organizzati nell'area. L'attentato di ieri è simile, nella modalità, a quello di domenica ad Hawara, nei pressi di Nablus, dove un uomo ancora senza identità ha sparato contro due fratelli israeliani, abitanti di un insediamento vicino. Il duplice omicidio ha provocato una risposta rabbiosa da parte degli abitanti degli insediamenti, che hanno attaccato in massa la cittadina palestinese.

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Il giorno dopo, Hawara è un capo di battaglia: cenere, auto bruciate, case distrutte, gente che si dispera, esercito che tiene tutti sotto tiro. Le immagini non sono diverse da quelle che si possono vedere in uno scenario di guerra. Secondo la Mezzaluna rossa palestinese, i coloni avrebbero dato alle fiamme almeno 35 case, distrutte completamente, mentre altre 40 sono state danneggiate. Oltre 100 le vetture incenerite. Almeno 400 i feriti e una vittima, uccisa da colpi di arma da fuoco a Za'tara vicino Nablus. Nove le famiglie che hanno rischiato di morire bruciate nelle loro case. L'attacco è stato uno dei più gravi dagli ultimi anni. Mentre è in corso una caccia all'uomo di grandi proporzioni, con un enorme dispiegamento di forze in zona, per catturare i killer dei due fratelli israeliani. Le violenze sono continuate ieri pomeriggio, con lanci di granate, molotov e pietre ed è dovuto intervenire l'esercito israeliano per dividere le parti. «Chiediamo ai nostri soldati: continuate a santificare Dio, colpite mille volte i nostri nemici e ripristinate la nostra integrità ebraica!», ha esortato al funerale dei due coloni Bezalel Smotrich, ministro della difesa che da pochi giorni ha ottenuto anche ampia autorità sulle questioni civili in Cisgiordania come la costruzione di insediamenti. È lui, esponente della destra estrema che, insieme al suo compagno di coalizione Itmar Ben Gvir, ministro della sicurezza interna, è per il pugno duro e nessun dialogo con i palestinesi. Ben Gvir, ha spinto ieri il suo partito, Potere Ebraico, a boicottare i lavori parlamentari in segno di protesta contro il premier, loro alleato, non contenti della linea adottata sui fatti di Hawara. Il presidente israeliano Isaac Herzog, condannando fermamente i fatti di Hawara, ha detto che «questo non è il nostro modo. È violenza criminale contro innocenti. Danneggia lo Stato di Israele, danneggia noi, danneggia i coloni. Danneggia le forze di sicurezza che sono impegnate a cercare i responsabili dell'attacco terroristico, e soprattutto danneggia noi come società morale e paese legittimo». Sulla stessa linea la Casa Bianca: «I cittadini non possono farsi giustizia da soli». Poco prima alla Knesset, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato che solo le forze di sicurezza dovrebbero «vendicare» il micidiale attacco terroristico a Huwara: «Siamo in una lotta continua. Sfortunatamente ci saranno altri attacchi terroristici», ha aggiunto, poco prima che si diffondesse la notizia dell'ultima sparatoria.

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