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La Stampa Rassegna Stampa
05.05.2020 Sul virus è scontro Usa/Cina
Cronaca faziosa di Emanuele Bonini

Testata: La Stampa
Data: 05 maggio 2020
Pagina: 10
Autore: Emanuele Bonini
Titolo: «Il patto Ue antivirus: 'Raccolti 7 miliardi, sono per il vaccino'. Gli Usa alla finestra»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 05/05/2020, a pag.10, con il titolo "Il patto Ue antivirus: 'Raccolti 7 miliardi, sono per il vaccino'. Gli Usa alla finestra ", la cronaca di Emanuele Bonini.

La cronaca di Bonini punta il dito contro gli Usa di Donald Trump e "dimentica" le responsabilità della Cina nella diffusione della pandemia. In questo modo assolve di fatto il regime di Pechino.

Ecco l'articolo:

China locked in hybrid war with US - Asia Times

Impegni per 7,4 miliardi di euro contro il Coronavirus. La conferenza internazionale dei donatori ospitata dall'Unione europea riesce nell'impresa di trovare le risorse che a Bruxelles ci si era prefissati. Non basteranno, perché «per poter raggiungere tutti, dappertutto, avremo bisogno di cinque volte questo ammontare», dice il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. L'iniziativa però non si esaurisce qui. È l'inizio di una lunga maratona, traccia un percorso che nasce sotto i migliori auspici e rilancia il ruolo internazionale dell'Ue, capace di sopperire alle assenze degli Stati Uniti, che hanno disertato l'appuntamento. Diagnosi, trattamenti e soprattutto sviluppo di vaccino. È in queste aree che verranno utilizzati gli otto miliardi di dollari (circa 7,4 miliardi di euro) raccolti attraverso l'impegno di governi europei ed extra-europei, organizzazioni internazionali, rappresentanti del mondo dell'industria e della società civile. Ricerca e sviluppo, produzione e attuazione sono tutte fasi che richiedono «molto tempo e risorse», e l'obiettivo è iniziare a erogare i fondi raccolti da subito, per continuare con le conferenza dei donatori nelle prossime settimane. «È solo l'inizio», sostiene una soddisfatta Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione europea sa di aver mantenuto impegni e promesse. L'obiettivo dichiarato era di raccogliere circa 4 miliardi di euro per la ricerca sui vaccini, circa 2 miliardi di euro per le cure e 1,5 miliardi per i test. Alla fine il totale è praticamente quello. «Con tale impegno, siamo sulla buona strada per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di un vaccino per tutti». Perché ciò sia davvero possibile, però, «dobbiamo sostenere lo sforzo e essere pronti a contribuire di più». Parole che suonano da reprimenda agli Stati Uniti, i grandi assenti. Washington non ha fatto sapere il motivo della mancata partecipazione. Ci pensa «la regina del pop» Madonna a salvare la faccia dello zio Sam, donando un milione di dollari alla fondazione Bill & Melinda Gates, partner strategico dell'Ue e dei donatori internazionali. La Commissione intanto traccia la rotta. Mette sul piatto 1,5 miliardi di euro, il contributo più sostanzioso. A questo si aggiungono quelli degli Stati membri. La Germania promette 525 milioni di euro, la Francia 500, mentre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annuncia un contributo di 140 milioni. Sulla scia di questi interventi arriva l'impegno anche di Israele, Canada, Arabia Saudita e Australia. Partecipa persino la Cina, anche se a livello di ambasciatori. Una mobilitazione che fa sentire ancora di più il vuoto a stelle e strisce. Pressioni sull'amministrazione Trump arrivano dalle Nazioni Unite. «Invito tutti i partner a unirsi a questo sforzo», il richiamo di Guterres, che tesse le lodi dell'Europa per poter meglio mettere in evidenza le differenze di atteggiamento tra le due sponde dell'Atlantico. La conferenza dei donatori «è esattamente il tipo di leadership di cui il mondo ha bisogno oggi». Ci saranno altre conferenze per almeno tutto maggio. C'è ancora tempo per cambiare idea e contribuire.

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lettere@lastampa.it

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