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La Stampa Rassegna Stampa
29.03.2020 Libia, resa dei conti tra Haftar e Sarraj
Cronaca di Giordano Stabile

Testata: La Stampa
Data: 29 marzo 2020
Pagina: 14
Autore: Giordano Stabile
Titolo: «Resa dei conti Sarraj-Haftar: 'Guerra estesa a tutto il Paese'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 29/03/2020, a pag.14, con il titolo "Resa dei conti Sarraj-Haftar: 'Guerra estesa a tutto il Paese' ", la cronaca di Giordano Stabile.

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Giordano Stabile

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Tripoli, Libia

I due miliziani in una trincea nella periferia meridionale di Tripoli hanno in mano il Kalashnikov e il volto coperto da una mascherina chirurgica. In una foto l'assurdità della guerra in Libia. Con un solo caso confermato il Paese è stato finora risparmiato dalla pandemia. Ma la crisi che ha travolto il mondo sul suolo libico favorisce soltanto il conflitto. Tutti i collegamenti aerei e marittimi sono stati interrotti e l'isolamento, oltre a una comprensibile distrazione della comunità internazionale, ha spalancato la porta alla resa dei conti fra il premier Fayez al-Sarraj e il maresciallo Khalifa Haftar. Ieri Al-Sarraj ha dichiarato un'offensiva generale, «estesa a tutta la Libia», e ha puntato il dito contro l'attacco «fallito» in direzione di Abu Ghrein e Misurata, che ha spinto il governo riconosciuto dalle Nazioni Unite a una mobilitazione generale.

«Tripoli risponderà» «L'esercito libico e le forze che lo sostengono hanno inflitto pesanti perdite alle milizie dell'aggressore, costringendole a tornare indietro», ha dichiarato il Consiglio presidenziale, l'organo esecutivo guidato dallo stesso Al-Sarraj: «Questi attacchi avvenuti venerdì contro la zona di Abu Ghrein annunciano l'espansione del cerchio dell'aggressione fino a comprendere tutta la Libia», ma Tripoli risponderà all'attacco in base «al nostro legittimo diritto all'autodifesa». Abu Ghrein è un centro strategico a un centinaio di chilometri a Sud-Est di Misurata, controllato dalla città alleata di Tripoli. Le milizie misuratine sono decisive per tenere il fronte a Est della capitale e venerdì il portavoce delle forze governative, Muhammad Gununu, aveva sostenuto che almeno 39 miliziani di Haftar erano stati uccisi nel tentativo di avanzata ed erano stati catturati diversi veicoli. Le dichiarazioni da Tripoli e Misurata servono anche a rialzare il morale fra i governativi. Al-Sarraj è reduce da una disgraziata offensiva a Ovest della capitale, un tentativo di conquistare la base di Wittia finito in un disastro, con la perdita di località importanti verso il confine con la Tunisia. Gli alleati misuratini gli hanno dato una mano e respinto la controffensiva di Haftar ad Abu Ghrein, ma alla periferia della capitale la situazione continua a deteriorarsi. Le milizie siriane inviate dalla Turchia per rinforzare il fronte hanno subito già centinaia di perdite fra morti e feriti e i nuovi sistemi anti-aerei sono efficaci contro i droni ma non contro i vecchi Mig-23 del maresciallo, rimessi a nuovo, che hanno fatto strage di combattenti nei raid di giovedì e venerdì. Sarraj ha bisogno di aiuti più massicci, sennò sarà Haftar ad approfittare della guerra ai tempi del coronavirus.

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