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La Stampa Rassegna Stampa
16.01.2020 Se MeToo dimentica i diritti delle donne calpestati in Iran
Commento di Mattia Feltri

Testata: La Stampa
Data: 16 gennaio 2020
Pagina: 1
Autore: Mattia Feltri
Titolo: «Metoo»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 16/01/2020, a pag.1, con il titolo "Metoo" il commento di Mattia Feltri.

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Mattia Feltri

All'alba degli anni Venti una donna iraniana si ribella e urla la sua libertà, e si strappa il velo davanti a un mullah che la stava rabbiosamente invitando a sistemarselo meglio. Ora questa donna è molto meno sicura e solo un po' più libera, ma lasciamo perdere cose più grandi di noi. Bisognerebbe ricordare le donne iraniane degli anni Venti, ma del secolo scorso, del Novecento, quelle dell'Association of patriotic women che si strappavano il velo in piazza per urlare la loro, di libertà, e a metà degli anni Trenta ottennero dallo scià il diritto al capo scoperto.

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Donne iraniane prima del 1979

Cent'anni dopo siamo ancora lì. Ogni tanto bisognerebbe andare su Internet a guardare le foto delle donne iraniane prima della rivoluzione teocratica del '79, con le loro minigonne, i loro bikini, i sandali, gli shorts, le acconciature accattivanti, verrebbe da dire l'intero armamentario occidentale, se non fosse che l'Iran ebbe il suo primo ministro donna nel '68, otto anni prima dell'Italia, che dunque a un certo punto progredì e diventò un po' iraniana. Il Guardian ha dato notizia delle dimissioni di tre giornaliste della tv di Stato, stanche di raccontare menzogne di regime. Un pensiero va sempre a Marjane Satrapi, finita in carcere per una vignetta, o a Nasrin Sotoudeh, avvocatessa dei diritti umani e perciò condannata a trentatré anni di reclusione e a tante altre che, sempre di più e sempre più spesso, salgono alla prima fila della protesta perché, nell'oscena dittatura maschilista della sharia, le grandi vittime sono loro. Non servirà a nulla, ma per una volta dico #metoo.

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