venerdi 29 marzo 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
01.11.2019 Arriva Quardash, il nuovo feroce Califfo: va fermato subito, adesso Trump sa come si fa
Analisi di Giordano Stabile

Testata: La Stampa
Data: 01 novembre 2019
Pagina: 1
Autore: Giordano Stabile
Titolo: «La minaccia dell'Isis 'Pronti a colpire con il nuovo Califfo'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 01/11/2019, a pag.15, con il titolo "La minaccia dell'Isis 'Pronti a colpire con il nuovo Califfo'", l'analisi di Giordano Stabile

Risultati immagini per giordano stabile giornalistaRisultati immagini per nuovo califfo isis
Giordano Stabile                   Il nuovo Califfo

BEIRUT- L’ Isis conferma la morte di Abu Bakr al-Baghdadi, nomina un successore e torna a minacciare l’America e l’Europa. A cinque giorni dal raid delle forze speciali americane che ha portato all’eliminazione del terrorista più ricercato al mondo, l’organizzazione mostra che è ancora viva, ha una catena di comando funzionante ed è decisa a continuare la sua sfida all’Occidente, nonostante la perdita del fondatore e di tutti i territori che ha governato nel terrore per cinque anni. L’annuncio è arrivato dalla branca mediatica jihadista, Al-Burqan, per bocca del nuovo portavoce. Il nome del successore è Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi. Un nome di battaglia che dice poco per ora sulla sua reale identità. Al-Hashimi e Al-Qurayshi sono riferimenti dell’appartenenza alla tribù e alla cerchia del Profeta, condizioni indispensabili per essere nominati «successori di Maometto». «Libereremo i combattenti» L’annuncio ha visto anche il debutto del nuovo portavoce dell’Isis, Abu Hamza al-Qurayshi (pure lui), molto cauto nel fornire indicazioni sulla persona del califfo, descritto come un «guerriero che ha combattuto contro l’America» e uno studioso di materie islamiche. Il portavoce ha anche confermato la morte del suo predecessore, Abu Hassan al-Muhajir, eliminato sempre domenica in un secondo raid statunitense nel Nord-Ovest della Siria. Abu Hamza ha poi specificato che il nuovo califfo è stato eletto dal Majlis al-Shura, il massimo organo esecutivo dell’organizzazione terroristica, e che sono state rispettate «le indicazioni» del predecessore. Il portavoce ha chiesto a tutti i mujaheddin di giurare fedeltà al nuovo califfo e ha poi attaccato l’America, «guidata da un vecchio pazzo», promesso la liberazione dei jihadisti prigionieri nei campi della Siria, vantato la potenza del califfato, che si espande «in Africa» ed è «alle porte dell’Europa», e minacciato nuovi attacchi: «Il nuovo scelto vi farà dimenticare l’orrore che avete visto e farà sembrare dolci i giorni di Al-Baghdadi». Adesso l’Intelligence occidentale è concentrata sull’identificazione del nuovo leader. L’indiziato numero uno resta Al-Hajj Abdullah Qardash, ex ufficiale nell’Iraq di Saddam Hussein. Qardash ha conosciuto Al-Baghdadi durante la prigionia a Camp Bucca e da allora lo ha seguito nella scalata ai vertici. In quanto turkmeno non potrebbe vantare la discendenza dalla tribù araba degli Al-Qurayshi, ma i jihadisti potrebbero avergli fabbricato un «albero genealogico» adatto allo scopo. Resta però in piedi la possibilità che il prescelto sia il saudita Abu Abdelrahman al-Jazrawi, già a capo della branca giudiziaria del califfato. Un «giurista», il che collima con «gli studi islamici» indicati nel curriculum del nuovo califfo. Il video del raid L’annuncio dell’Isis arriva subito dopo che il Pentagono ha diffuso le prime immagini del blitz che domenica ha portato all'uccisione di Al-Baghdadi. Il generale Frank McKenzie, capo dell’Us Central Command, ha confermato che il defunto califfo «si è fatto saltare in aria con il suo giubbetto esplosivo e ha ucciso con sé due bambini». Gli spezzoni di filmato mostrano le forze speciali americane dare ordini in arabo per evitare di colpire «non combattenti». Sono stati salvati così undici minori. Il Pentagono ha anche detto di aspettarsi «un attentato di rappresaglia», tanto più probabile adesso che l’Isis si è dato un nuovo capo ed tornato a minacciare l’Occidente.

Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT