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Pubblichiamo con il titolo "Hezbollah attacca Israele, i media italiani quasi tutti muti", il commento di Deborah Fai; dalla STAMPA, a pag. 9, con il titolo "Missili degli Hezbollah su Israele. Colpita base al confine col Libano", la cronaca di Rolla Scolari.
Ecco un video, segnalato da Silvia Grinfeld, in cui si vedono i missili lanciati dai terroristi di Hezbollah su Israele:
https://www.youtube.com/watch?v=ymnUadxcRF4 Ecco gli articoli:
Hezbollah attacca Israele, i media italiani quasi tutti muti
Commento di Deborah Fait
LA STAMPA - Rolla Scolari: "Missili degli Hezbollah su Israele. Colpita base al confine col Libano"
Era da oltre una settimana che saliva la tensione e Israele temeva un attacco lungo il suo confine settentrionale, tanto che da giorni l'esercito ha rafforzato la sua presenza lungo quell'instabile frontiera. La comunità rurale di Avivim è a meno di un chilometro dalla «Linea Blu» di demarcazione tra Israele e Libano. Lì si trova anche il quartier generale di un battaglione dell'esercito. Alcuni missili anti-carro sparati dal vicino Libano hanno colpito ieri pomeriggio quella base e un'ambulanza militare, causando danni ma non vittime, ha fatto sapere un portavoce dell'esercito. Nelle comunità del Nord di Israele sono stati aperti i rifugi anti-missile, chiuse alcune strade e arrestate le attività agricole lungo la frontiera. Dall'altra parte del confine, Hezbollah, le milizie sciite libanesi sostenute dall'Iran, hanno rivendicato l'azione, ed emittenti televisive libanesi hanno parlato di un attacco che avrebbe causato morti e feriti. «Non ci sono feriti israeliani, neppure un graffio», ha scritto su Twitter il premier Benjamin Netanyahu, che tra 16 giorni affronta l'elezione più complicata della sua lunga carriera politica. «Un nuovo impero è sorto, il suo obiettivo è sconfiggerci», ha detto di quello che da sempre considera il nemico numero uno: l'Iran che attraverso Hezbollah minaccia Israele per procura, e che dopo anni di conflitto si è radicato militarmente anche nella vicina Siria. Proprio un raid di Hezbollah portato a termine con missili anti-carro contro due veicoli blindati in pattuglia lungo la frontiera con il Libano - e in cui morirono tre soldati - segnò nel 2006 l'inizio di 34 giorni di guerra. In risposta all'attacco di ieri, l'esercito israeliano ha sparato oltre 40 colpi di mortaio sul Libano meridionale. In serata, però, la calma sembrava essere tornata nell'area. Il premier libanese Saad Hariri ha telefonato in giornata al segretario di Stato americano Mike Pompeo e a un consigliere del leader francese Emmanuel Macron per spingerli a stemperare le tensioni, che montano da una settimana. Lo stesso leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva promesso vendetta in seguito a un presunto recente attacco israeliano, condotto da droni, che avrebbe distrutto nei sobborghi meridionali di Beirut, roccaforte delle milizie sciite, una tecnologia in grado di aumentare la precisione dei missili. Pochi giorni prima, in una rara ammissione di un'azione contro obiettivi iraniani in Siria, Israele ha rivelato d'aver inoltre colpito una cellula intenta a organizzare un attacco con droni contro il suo territorio. Nel raid sarebbero morti due operativi di Hezbollah e un iraniano. Durante la guerra civile in Siria, sono stati attribuiti a Israele diversi attacchi contro obiettivi iraniani - spesso per impedire il passaggio di armi da Teheran a Hezbollah - , e a gennaio per la prima volta lo stesso Netanyahu ha ammesso alcune operazioni. Secondo indiscrezioni riportate dal New York Times, i raid israeliani si sarebbero recentemente estesi anche a obiettivi legati all'Iran in Iraq.
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