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La Stampa Rassegna Stampa
24.08.2019 Bomba di Hamas contro famiglia di di ebrei: uccisa ragazza di 17 anni
Cronaca di Giordano Stabile + titolo del Manifesto

Testata: La Stampa
Data: 24 agosto 2019
Pagina: 17
Autore: Giordano Stabile
Titolo: «Bomba di Hamas contro famiglia di di ebrei: uccisa ragazza di 17 anni»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 24/08/2019, a pag.17, con il titolo "Bomba di Hamas contro famiglia di di ebrei: uccisa ragazza di 17 anni" la cronaca di Giordano Stabile


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Rina Schnerb, assassinata


Solo un appunto al pezzo di Stabile, il suo pezzo conclude con 'fuoco israeliano' una espressione tipica del Manifesto e comune anche a quei cronisti che intingono il tasto del pc nell'odio. Non è il caso di Stabile, ovviamente, ma la frase corretta è " colpiti dai soldati in difesa della barriera con Gaza".
A riprova di 'tasti intinti nell'odio' ecco il titolo del Manifesto di oggi, a pag.9 " caccia al killer di una colona di 17 anni" - quel 'colona' è degno di un giornale di Hamas. 

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Giordano Stabile

Una bomba lanciata contro una famiglia in gita all’inizio dello shabbat. Una diciassettenne dilaniata e uccisa davanti agli occhi del padre e del fratello, feriti gravemente. E’ l’ultimo attacco contro un insediamento ebraico in Cisgiordania, in una escalation che nelle ultime due settimane ha visto accoltellamenti, un recluta diciannovenne uccisa, auto lanciate alle fermate degli autobus. Ma l’attacco di ieri è ben più grave: per l’arma usata, un ordigno rudimentale realizzato in casa con lo scopo di far più vittime possibile; e per la morte di una ragazza ancora minorenne, impegnata nel sociale e conosciuta da tutta la sua comunità. Rina Schnerb viveva a Dolev, un insediamento che si trova 17 chilometri a Nord-Ovest di Gerusalemme, di 1.400 abitanti. Assieme al padre Eytan, 46 anni, e al fratello ventunenne, era andata a rilassarsi in un parco attorno a una sorgente naturale, molto popolare e affollato. All’improvviso una forte esplosione ha investito tutti e tre. Rina è stata colpita in pieno, dilaniata. Il fratello è rimasto a terra, il padre, anche lui ferito, ha cercato di salvarli in tutti i modi. Ma per Rina non c’è stato nulla da fare. Quando è arrivata l’ambulanza era già morta. I testimoni parlano di una scena “terrificante”. Il padre, dall’ospedale, ha detto di non cercare vendetta. Rabbino, con 11 figli, era conosciuto per la sua organizzazione che aiutava i più bisognosi, anche arabi, e dove lavorava anche Rina nel tempo libero da scuola. Caccia all’uomo Gli investigatori sono concentrati sulla bomba che, anche se artigianale, era molto potente. Non è chiaro se è stata lanciata da un’auto in corsa o fatta esplodere a distanza. In ogni caso agenti ed elicotteri ricercano un giovane. E’ stato visto allontanarsi su una vettura bianca. Potrebbe colpire ancora e per questo ieri i militari hanno ordinato agli abitanti dell’insediamento di rimanere nelle case. I servizi sono però convinti che non sia l’unico responsabile. Dietro l’attacco c’è una cellula di Hamas, che comprende anche un artificiere. È il primo attentato di questo tipo da quando nell’ottobre del 2015 è cominciata la cosiddetta “Intifada dei coltelli”. Questo segna un salto di qualità. Il leader Yahya Sinwar ha elogiato l’atto «eroico», che dimostrerebbe come Gerusalemme stia «per esplodere». Mentre parlava tremila palestinesi manifestavano al confine della Striscia di Gaza e cercavano di forzare la barriera, nove venivano feriti dal fuoco israeliano.

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