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La Stampa Rassegna Stampa
31.07.2019 Si stringe l'alleanza Russia-Iran. Basterà per far capire ai putiniani italiani le reali intenzioni del dittatore russo?
Cronaca di Rolla Scolari

Testata: La Stampa
Data: 31 luglio 2019
Pagina: 12
Autore: Rolla Scolari
Titolo: «Iran-Russia, manovre congiunte per sfidare gli Usa»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 31/07/2019, a pag.12 con il titolo "Iran-Russia, manovre congiunte per sfidare gli Usa" l'analisi di Rolla Scolari.

Si stringe l'alleanza tra Russia e Iran in funzione antioccidentale in Medio Oriente. Il regime di Putin ha varato manovre navali militari congiunte con la criminale dittatura degli ayatollah. Basterà per far aprire gli occhi ai sostenitori italiani di Putin sulle reali intenzioni del dittatore russo?

Ecco l'articolo:

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Rolla Scolari

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Vladimir Putin con Hassan Rohani

La Russia e l'Iran terranno esercitazioni militari congiunte prima della fine dell'anno nelle stesse acque dell'Oceano Indiano in cui da mesi crescono le tensioni tra la Repubblica degli ayatollah e gli Stati Uniti: Golfo dell'Oman, Stretto di Hormuz e Golfo Persico. Ad annunciarlo è stato il comandante della marina iraniana, il contrammiraglio Hossein Khanzadi, che durante una visita a San Pietroburgo ha firmato un protocollo di intesa «senza precedenti», «una svolta» nelle relazioni tra Mosca e Teheran, ha detto. È da quando gli Stati Uniti di Donald Trump hanno abbandonato, più di un anno fa, l'accordo internazionale firmato con l'Iran sul suo programma nucleare, e imposto nuove sanzioni al Paese, che le relazioni tra Washington e Teheran peggiorano con il passare dei mesi. Il regime degli ayatollah, deve affrontare una grave crisi economica e il crescere del malcontento sodale, decide così di muoversi in maniera provocatoria nei confronti della comunità internazionale in acque strategiche: attraverso lo stretto di Hormuz passano ogni giorno 19 milioni di barili di greggio al giorno. I Guardiani della Rivoluzione, unità d'élite dell'esercito iraniano, sulla lista nera del terrorismo degli Stati Uniti da aprile, hanno sequestrato una decina di giorni fa una petroliera britannica. È accaduto dopo che a maggio diverse esplosioni avevano colpito nelle stesse acque due altre petroliere straniere, tra sorvoli e abbattimenti di droni americani e iraniani. Washington accusa Teheran di aver attaccato le imbarcazioni, ma il regime iraniano nega ogni coinvolgimento, mentre gli Stati Uniti e alcuni governi europei tra cui la Gran Bretagna, preoccupati, hanno evocato la possibilità di stabilire una forza navale internazionale per garantire la sicurezza delle imbarcazioni commerciali in quelle acque. Il Pentagono intanto ha dispiegato negli ultimi mesi 2.500 soldati nelle sue basi militari dell'area mediorientale per far fronte a un'eventuale crisi, oltre all'invio della portaerei Uss Abraham Lincoln e di alcuni bombardieri B-52, in un chiaro messaggio a Teheran. Non sono però soltanto gli Stati Uniti a spedire un messaggio tramite il rafforzamento della loro presenza militare nel Golfo. L'annuncio di esercitazioni congiunte con l'esercito russo in acque dove l'America tenta da mesi assieme alla comunità internazionale di arginare l'Iran si aggiunge ad altre mosse di sostegno militare di Mosca a governi con cui l'Amministrazione Trump vive annidi tensioni. Sono stati consegnati pochi giorni fa alla Turchia le componenti del sofisticato sistema anti-aereo S-400 russo, nonostante le strenue obiezioni dell'America, che si è opposta fin dall'inizio all'idea di materiale bellico di Mosca sul territorio della Nato, di cui Ankara fa parte. Gli strateghi del Pentagono, ha scritto il New York Times, dicono che questa mossa rappresenti parte di un piano di Vladimir Putin per «dividere l'Alleanza atlantica». L'Europa però non è l'unico fronte in cui il presidente russo sostiene militarmente governi non proprio alleati degli Stati Uniti. Un pattugliamento congiunto di bombardieri russi e cinesi sul mar del Giappone ha molto infastidito pochi giorni fa due alleati dell'America nell'area del Pacifico: la Corea del Sud e il Giappone. Gli aerei da guerra hanno infatti sorvolato un gruppo di isolotti contesi fin dal Dopoguerra, le isole Dokdo per Seul, Takeshima per Tokyo. Episodi simili, la provocazione di alleati americani opposta al confronto diretto, sembrano dunque in aumento. La cooperazione militare tra Cina e Russia in un territorio conteso e in cui le tensioni coinvolgono alleati americani è iniziata già un anno fa, con pattugliamenti navali congiunti nel mar Cinese Meridionale.

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