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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 09/07/2019, a pag. 9 con il titolo "Israele-M5S. Prove di disgelo dietro l'invito a Di Maio", il commento di Francesco Bei. Ecco come si muove la diplomazia intelligente, capace di dialogare anche con chi ha posizioni di partenza lontane dalle proprie. Come fa Trump. Ecco l'articolo:
«Secondo me una visita in Israele sarebbe importante» per il ministro Luigi Di Maio, «per capire la complessitą non solo del nostro Paese, ma di tutto il Medio Oriente». Il sasso nello stagno lo getta l'ambasciatore israeliano in Italia, Ofer Sachs, a margine di un convegno sulle "Relazioni Italia-Israele" promosso dai deputati del movimento 5 Stelle Paolo Lattanzio e Antonio Zennaro. Rispetto al grande gelo, quando Di Maio - accompagnato dal filopalestinese Manlio Di Stefano - andņ a portare la solidarietą a Gaza, di acqua ne č passata tanta sotto i ponti. Se č ancora presto per parlare di svolta, qualcosa comunque si sta muovendo. Di Maio non ha ancora deciso se accettare l'invito in Israele, ma un riposizionamento sembra in corso. Tanto che i grillini hanno gią programmato un vertice interministeriale per studiare il modello economico della "Start-up Nation". Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/ 65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@lastampa.it |
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