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La Stampa Rassegna Stampa
30.06.2019 Dedicato ai compari italiani 'amici' di Putin, che di dichiarano 'liberali'
Commento di Giusepp Agliastro

Testata: La Stampa
Data: 30 giugno 2019
Pagina: 15
Autore: Giuseppe Agliastro
Titolo: «Putin attacca Elton John 'tollerante con i gay'»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 30/06/2019, a pag.15, con il titolo "Putin attacca Elton John 'tollerante con i gay'", il commento di Giuseppe Agliastro

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Giuseppe Agliastro               Elton John                 Vladimir Putin

Vladimir Putin torna a gettarsi a testa bassa contro il liberalismo occidentale. In una conferenza stampa al termine del G20 di Osaka, il presidente russo si è lanciato in una nuova invettiva contro i liberali accusandoli di imporre alla maggioranza le proprie idee sulla libertà di identità sessuale a scapito dei «valori tradizionali». Poi ha risposto alle critiche rivoltegli da Elton John esibendosi in una serie di dichiarazioni di malcelata omofobia. In un'intervista pubblicata venerdì dal «Financial Times», il presidente russo aveva detto che ivalori liberali sono ormai obsoleti, aveva bocciato il multiculturalismo e l'accoglienza dei migranti e lodato populisti e sovranisti. Ieri ha ribadito la sua posizione focalizzandosi però sulle minoranze sessuali. Al «Financial Times» Putin aveva assicurato che la Russia «non ha problemi con le persone Lgbt». Ma la realtà dei fatti appare profondamente diversa ed Elton John ha immediatamente denunciato «l'ipocrisia» del leader russo in una lettera aperta. «Sono in profondo disaccordo col suo punto di vista secondo cui condurre politiche che abbracciano il multiculturalismo e la diversità sessuale sarebbe obsoleto», ha scritto la leggenda del pop rivolgendosi a Putin. «Propaganda gay» Elton John ha più volte condannato la discriminazione degli omosessuali in Russia. Qui il film «Rocketman» sulla vita della star ha subito pesanti tagli: sono state eliminate tutte le scene di sesso gay e cancellati i riferimenti alla famiglia di Elton John e di suo marito David Furnish. La società che distribuisce la pellicola ha fatto fuori ben cinque minuti del film pur di non violare la famigerata «legge contro la propaganda gay« tra i minori: una norma che rende potenzialmente illegale ogni manifestazione in difesa dei diritti degli omosessuali. Eppure per Putin il problema non sussiste. Elton John - ha detto il leader del Cremlino - è «un brillante musicista» ma «si sbaglia». «Noi - ha proseguito Putin - abbiamo un atteggiamento molto moderato, imparziale verso la comunità Lgbt». La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha già stabilito che la cosiddetta «legge antigay» viola il diritto alla libertà d'espressione ed è discriminatoria. Ma a Osaka Putin l'ha difesa mascherandola da norma perla tutela dei minori. Poi ha attaccato di nuovo iliberali: «Impongono una certa educazione sessuale nelle scuole» - ha detto - e dettano «aggressivamente il proprio punto di vista». Elton John la pensa diversamente: «Sono orgoglioso - ha scritto a Putin - di vivere in una parte del mondo dove i governi riconoscono il diritto umano universale ad amare chi si voglia».

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