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La Stampa Rassegna Stampa
24.06.2019 Istanbul: sconfitto il candidato di Erdogan
Cronaca di Marta Ottaviani

Testata: La Stampa
Data: 24 giugno 2019
Pagina: 12
Autore: Marta Ottaviani
Titolo: «Schiaffo a Erdogan, trionfo bis per Imamoglu 'ora riportiamo la democrazia a Istanbul'»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 24/06/2019, a pag.12 con il titolo "Schiaffo a Erdogan, trionfo bis per Imamoglu 'ora riportiamo la democrazia a Istanbul' " la cronaca di Marta Ottaviani

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Marta Ottaviani                          Ekrem Imamoglu

Il primo boato fuori dalla sede del Chp è arrivato quando, ancora prima della pubblicazione dei risultati, Binali Yildirim, uomo forte del Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha ammesso la sconfitta, congratulandosi con l'avversario. Il vecchio della politica turca ha voluto lasciare la scena così, dopo le polemiche del 31 marzo che hanno portato alla ripetizione del voto, per cederla a quello che adesso è il nuovo protagonista della scena politica turca: Ekrem Imamoglu. «Sono emozionato, è venuto il momento di riportare la democrazia in città — ha dichiarato poco prima di tenere il suo discorso della vittoria —. Ma voglio rimanere aperto a tutti. La nostra Istanbul deve diventare un progetto comune». Subito dopo, ha iniziato a parlare ed è arrivato il secondo boato mentre migliaia di cittadini si sono riversati in strada per festeggiare quella che per molti è la realizzazione di un sogno.
La resa di Yildirim: ho perso
La giornata elettorale si è svolta in modo esattamente contrario rispetto a quella dello scorso 31 marzo. Nessuna polemica ai seggi, nessuna contestazione sulle schede e soprattutto uno spoglio rapido e convincente. Persino l'«Anadolu Haber Ajans», l'agenzia stampa filogovernativa, che in primavera era finita nell'occhio del ciclone, accusata di aver divulgato dati falsati, non ha avuto dubbi. Imamoglu ha ottenuto il 54% dei consensi contro il 43% di Yildirim che ha ammesso: ho perso.
Una vittoria schiacciante, resa ancora più significativa dal fatto che i repubblicani hanno sfondato in quartieri conservatori, primi fra tutti Fatih ed Eyupsultan, considerate vere roccaforti dell'Akp. Si tratta di un particolare molto importante, perché con 28 distretti controllati su 39, il nuovo sindaco dovrebbe poter amministrare la città con una relativa tranquillità. Ovviamente Ankara permettendo.
«Voglio vedere Erdogan»
Nel suo primo discorso da Sindaco, Ekrem Imamoglu, ha lanciato diversi messaggi al presidente Erdogan. Ha detto che a Istanbul è finito il tempo dell'arroganza e della contrapposizione. E rivolto al capo di Stato ha aggiunto: «É importante lavorare insieme su quelli che sono i grandi problemi della città: il miglioramento della metro, la gestione dei rifugiati. I cittadini aspettano delle risposte per questo voglio fare visita ad Ankara al più presto possibile».
Un modo elegante e chiaro per fare capire che non ha alcuna intenzione di farsi mettere i bastoni fra le ruote.
E poi, la stoccata finale. «Oggi Istanbul si è ripresa la democrazia — ha detto Imamoglu -. Lo scorso 31 marzo questa città la democrazia l'aveva persa» ha aggiunto, con evidente riferimento alle elezioni annullate dall'Alta Commissione Elettorale lo scorso 6 maggio, ufficialmente per irregolarità nelle procedure di spoglio e conteggio dei voti, in realtà per pressioni da Ankam. Intanto in attesa di incontrare il nuovo primo cittadino di Istanbul, il presidente Enfiogan si è congratulato con lui per il trionfo. «Oggi la volontà della nazione si è manifestata ancora una volta», ha scritto su Twitter. Erdogan era andato a votare in mattinata, apparendo lento, stanco, come se fosse pronto al peggio.
La nuova prima coppia
Nel suo discorso, Imamoglu ha ringraziato per prima la moglie Dilek, considerata la vera artefice del suo successo. La coppia ha già conquistato la curiosità dei cittadini. Lui che sognava il calcio professionista e lei che si è laureata dopo il matrimonio ed è una convinta sostenitrice dell'emancipazione femminile. La signora Dilek, 45 anni e tre figli, ha conquistato con i suoi lunghi capelli biondi e il look casual chic, accompagnato da immancabili scarpe da tennis. Necessarie per seguire un marito che lavora 16 ore al giorno e che ama passare parte della giornata in mezzo alla gente per raccogliere consigli sul suo operato. Proprio come faceva Erdogan quando era sindaco negli Anni Novanta e già in molti pensano che nel 2023, anno in cui si terranno le presidenziali, i due «sindaci», quello di un tempo e il nuovo, potrebbero sfidarsi direttamente.

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