sabato 04 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
01.06.2019 Russia: mentre il paese è in miseria, Putin impone la censura al film su Elton John
La cronaca di Giuseppe Agliastro

Testata: La Stampa
Data: 01 giugno 2019
Pagina: 17
Autore: Giuseppe Agliastro
Titolo: «Russia: 'Troppe scene di sesso gay',censurato il film su Elton John»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi 01/06/2019 a pag.17, con il titolo "Troppe scene di sesso gay" Censurato il film su Elton John" la cronaca di Giuseppe Agliastro

Immagine correlata

Putin, dittatore, zar, corruttore senza scrupoli, agisce senza suscitare eccessive proteste nelle democrazie occidentali. Che in Russia il rispetto dei diritti umani e civili sia vicino allo zero, ci informa con puntualità Giuseppe Agliastro, uno dei pochi corrispondenti da Mosca che non teme di raccontare quel vede, un paese dove la miseria sta raggiungendo livelli altissimi, abbinata a una censura che nulla ha invidiare ai regimi islamici

Immagine correlata
Giuseppe Agliastro

Ecco il pezzo:

Niente sesso gay né droga. In Russia il film Rocketman sulla vita di Elton John ha subito pesanti tagli. Ben cinque minuti della pellicola diretta da Dexter Fletcher sono stati completamente cancellati nella versione destinata alle sale russe. Per evitare problemi con la giustizia, la società che distribuisce il film in Russia ha eliminato tutti i riferimenti più espliciti all'omosessualità di Elton John. Baci compresi. Ovviamente col rischio di deformare la figura della leggendaria rockstar inglese, che da decenni lotta per la difesa dei diritti degli omosessuali nel mondo. Quegli stessi diritti che in Russia vengono calpestati ogni giorno. Il governo: "Scelta del distributore" Il ministero della Cultura nega di aver censurato il film. «Non abbiamo raccomandato la rimozione di nessuna scena», sottolineano dal dicastero precisando che «la decisione è stata presa esclusivamente dal distributore». Il punto è che la società distributrice, la Central Partnership, ha fatto sapere di aver modificato l'opera «per renderla conforme alla legge russa». Insomma, gira e rigira, sempre di una forma di censura si tratta. Anche se il film è vietato ai minori di 18 anni, l'azienda teme di violare la famigerata «legge contro la propaganda gay» tra i minori che rende potenzialmente illegale ogni manifestazione in difesa dei diritti degli omosessuali. Il primo a denunciare la censura di numerose scene del film è stato Anton Dolin, un noto critico cinematografico che giovedì sera ha assistito alla première di Rocketman in Russia. «'Tutte le parti con baci, sesso e sesso orale tra uomini sono state eliminate», ha scritto Dolin su Facebook. Ma secondo il giornalista, «la cosa più disgustosa» è che anche il finale del film è stato modificato. Nella versione originale, compare una foto di Elton John col marito e una didascalia spiega che la rockstar vive col consorte e con lui sta crescendo i propri figli. In Russia la foto della coppia è scomparsa e la didascalia è completamente diversa: Elton John - recita la scritta - ha creato una fondazione per la lotta all'Aids. Nel 2015 Sir Elton è stato vittima di uno scherzo televisivo: due imitatori russi lo hanno chiamato al telefono fingendo di essere Putin e il suo portavoce e di voler fissare un incontro per discutere dei diritti degli omosessuali. La popstar ci è cascata, ma poi la telefonata di Putin è arrivata davvero. Il leader del Cremlino si è detto pronto a incontrare il cantante e a parlare con lui dei diritti delle minoranze sessuali in Russia. Ma dopo quattro anni il faccia a faccia non c'è ancora stato.

Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT