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La Stampa Rassegna Stampa
16.02.2019 Abile mossa di Trump, il muro col Messico si farà
Analisi di Paolo Mastrolilli

Testata: La Stampa
Data: 16 febbraio 2019
Pagina: 12
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «Trump: 'siamo invasi dai criminali' Otto miliardi per il muro col Messico'»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 16/02/2019, a pag.12 con il titolo "Trump: 'siamo invasi dai criminali' Otto miliardi per il muro col Messico'" l'analisi di Paolo Mastrolilli

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Paolo Mastrolilli

New York - «Abbiamo un’invasione di droghe e criminali che vengono nel nostro Paese». Con queste parole il presidente Trump ha giustificato ieri la sua decisione di proclamare l’emergenza nazionale, per contrastare l’immigrazione illegale costruendo un muro lungo il confine col Messico. I leader democratici Pelosi e Schumer hanno risposto che «sta rubando fondi necessari per la difesa e la sicurezza della nostra nazione», aggiungendo che «il Congresso non può permettere al presidente di stracciare la Costituzione». Così è cominciata una crisi sulla separazione dei poteri negli Stati Uniti, che avrà un forte peso nel decidere le elezioni del 2020. Trump aveva chiesto al Congresso 5,7 miliardi di dollari per iniziare a costruire 234 miglia del muro, che era stata una delle promesse centrali della sua campagna elettorale. A dicembre il Parlamento gli aveva negato quei soldi, e quindi lui aveva provocato la serrata delle attività statali, non firmando la legge per finanziarle. Lo shutdown era stato chiuso con un compromesso, che dava tempo alla Camera e al Senato fino a ieri, per cercare una nuova intesa sulla sicurezza dei confini. L’accordo trovato prevede di stanziare 1,3 miliardi per costruire 55 miglia di barriera, ma non il muro fisico voluto dal capo della Casa Bianca. Trump ha pensato di bocciarlo ancora, ma poi lo ha accettato per evitare un’altra serrata, che avrebbe danneggiato la sua popolarità. Per non perdere la faccia davanti alla propria base,però,ha proclamato l'emergenza nazionale. Questo gli consentirà di stornare 3,6 miliardi di dollari destinati alla costruzione di strutture per la difesa, 2,5 miliardi per la lotta al narcotraffico, e 600 milioni di riserve del Tesoro. Sommati al miliardo e 300 milioni stanziati dal Congresso, fa un totale di circa 8 miliardi che intende usare per il muro. I giornalisti gli hanno chiesto perché proclama l’emergenza nazionale, se le statistiche del suo governo dimostrano che gli ingressi degli illegali stanno diminuendo da anni, così come le violenze al confine: «Quelle - ha risposto - sono bugie, numeri falsi. Chiedete agli “Angels”», cioè le famiglie delle persone uccise dagli illegali, che aveva invitato nel Rose Garden per sostenere il suo annuncio. A chi gli faceva notare i dubbi avanzati da repubblicani come Marco Rubio, secondo cui «non esiste emergenza che giustifichi di violare la Costituzione», ha replicato così: «Iniziative come questa sono state già prese oltre cinquanta volte, ma nessuno si è lamentato». Quindi ha sminuito le cause che probabilmente lo aspettano: «Perderemo in qualche tribunale minore, ma alla fine vinceremo alla Corte Suprema», dove lui ha nominato due giudici conservatori. Pelosi e Schumer hanno risposto che «il Congresso non gli permetterà di stracciare la Costituzione». Per fermarlo preparano una risoluzione parlamentare e cause legali, ma il vero verdetto definitivo su questa sfida lo daranno gli elettori nelle presidenziali dell’anno prossimo.

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