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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 29/01/2019, a pag.17, con il titolo "Netanyahu: 'A Hebron basta osservatori internazionali' " l'analisi di Giordano Stabile. A destra: Benjamin Netanyahu
Il primo ministro israeliano Netanyahu annuncia la fine della missione degli osservatori internazionali a Hebron e un altro pezzetto degli accordi Oslo viene smontato. Netanyahu ha dato l’annuncio ieri: «Non consentiremo la presenza di una forza internazionale che agisce contro di noi». Il riferimento è a una serie di «incidenti» che hanno visto penalizzati, secondo il governo israeliano, gli abitanti degli insediamenti ebraici nella città a maggioranza araba della Cisgiordania, dove sono ospitate le Tombe dei patriarchi, uno dei luoghi più sacri dell’ebraismo. Hebron conta circa 200 mila abitanti palestinesi, ma nel centro storico, adiacente alle Tombe, c’è un quartiere ebraico con 700 persone, alle quali vanno aggiunti le settemila che vivono nel vicino insediamento di Qyriat Arba. Il massacro del 1994, quando l’estremista israelo-americano Baruch Goldstein uccise 19 musulmani in preghiera nella moschea costruita sopra le Tombe, ha segnato la città e portato all’intesa per istituire la missione internazionale, inserita come clausola negli accordi di Oslo.
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