martedi` 16 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
06.12.2018 Yemen: non è una guerra convenzionale, ma terrorismo della fazione filo-iraniana per destabilizzare il Paese e combattere l'Arabia Saudita
L'omissione di Giordano Stabile

Testata: La Stampa
Data: 06 dicembre 2018
Pagina: 25
Autore: Giordano Stabile
Titolo: «Le vittime della guerra in Yemen»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 06/12/2018, a pag. 25, con il titolo "Le vittime della guerra in Yemen" il commento di Giordano Stabile.

Quello che Giordano Stabile omette nel pezzo di oggi è che gli houthi  yemeniti sono terroristi filoiraniani finanziati e armati da Teheran per cercare di rovesciare il governo yemenita, amico dell'Arabia Saudita. Con questa omissione, la guerra in Yemen sembra il conflitto tra due parti che combattono ad armi pari, mentre si tratta di un'offensiva terroristica per destabilizzare un Paese, l'Arabia Saudita si difende.

Ecco il commento:

Immagine correlata
Giordano Stabile

Immagine correlata
Saada, Yemen

Ottantamila morti. È la stima delle vittime nella guerra in Yemen fatta dall’«Armed Conflict Location and Event Data Project» (Acled), un gruppo di ricerca associato all’Università del Sussex. La cifra si riferisce alla stima massima, se si considera tutto il periodo dall’inizio del conflitto nel marzo 2015 all’ottobre 2018. Il dato, che pure non tiene conto delle vittime di malattie e malnutrizione, è molto più alto di quello dell’Onu.

Immagine correlata

Ieri sono cominciati in Svezia i primi colloqui di pace fra i ribelli sciiti Houthi e il governo del presidente Abdrabbuh Mansur Hadi, sostenuto da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Gli insorti sono arrivati con un aereo messo a disposizione dal Kuwait, accompagnati dall’inviato speciale dell’Onu Martin Griffiths. Dai colloqui ci si aspetta almeno un cessate-il-fuoco permanente a Hodeidah, con la salvaguardia del porto e l’apertura di un corridoio umanitario per portare cibo e medicinali a Sanaa.

Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT