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La Stampa Rassegna Stampa
27.11.2018 Gli Usa di Trump contro la Russia: 'Violata la sovranità dell'Ucraina'
Cronaca di Paolo Mastrolilli

Testata: La Stampa
Data: 27 novembre 2018
Pagina: 13
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «All’Onu gli Stati Uniti contro Mosca: 'Violata la sovranità dell’Ucraina'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 27/11/2018, a pag.13, con il titolo "All’Onu gli Stati Uniti contro Mosca: 'Violata la sovranità dell’Ucraina' " la cronaca di Paolo Mastrolilli.

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Paolo Mastrolilli

La comunità internazionale, guidata dagli Usa, condanna l’aggressione russa contro le navi ucraine nello stretto di Kerch. Ma la reazione del presidente Trump alimenta un equivoco ormai ricorrente nei rapporti con Mosca. Kiev intanto chiede di rafforzare le sanzioni contro il Cremlino, e Washington sollecita gli alleati europei a restare uniti su questo punto, mettendo indirettamente pressione anche sul governo italiano, che ha spesso segnalato la disponibilità a cancellare le misure economiche.

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Donald Trump, Vladimir Putin


Domenica la marina militare di Mosca ha intercettato tre navi ucraine, che navigavano dal porto di Odessa nel Mar Nero a quello di Mariupol nel Mare d’Azov. Mentre attraversavano lo stretto di Kerch, che separa la Crimea dalla Russia, le hanno attaccate, ferendo sei marinai e danneggiando una unità. Quindi le tre navi sono state sequestrate, e i 23 marinai a bordo arrestati.
La crisi ieri è arrivata al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, per una riunione d’emergenza voluta proprio dal Cremlino, allo scopo di condannare l’aggressione di Kiev. La richiesta però è stata bocciata, e subito dopo è cominciato un dibattito sollecitato invece dall’Ucraina, che si è trasformato in un atto d’accusa del regime di Putin. L’ambasciatrice americana Haley ha iniziato dicendo che poco prima aveva discusso la crisi con Trump, per chiarire che parlava a suo nome: «Questo è un atto arrogante che la comunità internazionale deve condannare e non accetterà mai». Quindi ha aggiunto: «Il presidente Trump vorrebbe relazioni normali con la Russia, ma azioni illegali come questa continuano a renderle impossibili. Gli Usa manterranno le sanzioni relative alla Crimea contro la Russia». Il rappresentante di Mosca, Dmitry Polyansky, ha accusato il presidente Poroshenko di aver ordinato questa provocazione per rimandare le elezioni e risalire nei sondaggi, ha detto che i marinai ucraini sono colpevoli di un reato e verranno detenuti fino alla fine dell’inchiesta, e ha aggiunto che «la Crimea appartiene a noi. La questione è chiusa e non cambieremo più idea, qualunque cosa facciate con le sanzioni».

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La vecchia e la nuova Russia

L’ambasciatore di Kiev Volodymyr Yelchenko ha ricordato che l’aggressione russa è avvenuta nel 79esimo anniversario di un episodio simile che era stato usato nel 1939 per invadere la Finlandia. Poi ha ribadito che le navi stavano solo navigando tra due porti ucraini, nel rispetto dell’accordo che regola il libero passaggio dallo stretto di Kerch, e ha chiesto di punire il Cremlino rafforzando le sanzioni.

Trump ha reagito solo nel pomeriggio, mentre partiva per il Mississippi: «Quello che è successo non ci piace, stiamo lavorando con gli europei». La nuova crisi rischia di cambiare la dinamica del vertice che dovrebbe avere con Putin a Buenos Aires, durante il G20 di venerdì e sabato. Alcuni analisti hanno chiesto di annullarlo, ma il Cremlino ha confermato che ci sarà. Gli spari in Ucraina però diventeranno l’argomento principale, anche per vedere se Trump accetterà la linea dei suoi collaboratori nel condannare Mosca, oppure preferirà quella di Putin, come ha già fatto in varie occasioni sul «Russiagate» e le interferenze elettorali.

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