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La Stampa Rassegna Stampa
20.09.2018 Polonia con gli Usa: possibili ritorsioni di Mosca
Cronaca di Monica Perosino

Testata: La Stampa
Data: 20 settembre 2018
Pagina: 18
Autore: Monica Perosino
Titolo: «Duda vuole 'Fort Trump', la base Usa anti-Russia»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 20/09/2018, a pag.18 con il titolo "Duda vuole 'Fort Trump', la base Usa anti-Russia" il commento di Monica Perosino.

Un buon articolo che informa sulla Polonia, che si schiera decisamente con gli Usa e teme ritorsioni da parte del regime di Putin in Russia. L'Europa saprà far sentire la propria voce contro l'aggressività di Mosca?

Ecco l'articolo:

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Monica Perosino

Sul piatto, il presidente Duda, ha messo tutto quello che poteva. La Polonia vuole così tanto una base americana permanente che non bastavano l’offerta di due miliardi di dollari, la promessa di acquistare sempre più armi made in Usa e mesi di pressioni diplomatiche: «Mi piacerebbe molto che la base si chiamasse Fort Trump», ha scherzato (forse) Duda ieri, durante la visita alla Casa Bianca. In piedi accanto a lui Trump ha stretto gli occhi, lo ha guardato con interesse, ha sorriso. E ha detto: «Valuterò seriamente una base militare in Polonia che porti il mio nome».

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Il presidente polacco Duda con Donald Trump


L’avamposto della Nato
Varsavia chiede da tempo una maggiore presenza di militari americani (e Nato) sul suo territorio come risposta al comportamento «aggressivo» della Russia che «spinge e provoca ai confini». Per questo è pronta a pagare «almeno due miliardi di dollari per ospitare la base militare». Trump, da parte sua, si è detto pronto a valutare la richiesta arrivata da un «Paese strategico in Europa per il contenimento della Russia», e si è comunque impegnato a rafforzare la cooperazione militare con Varsavia. «Intensificheremo le consultazioni - ha fatto sapere la Casa Bianca in una nota - per determinarne la fattibilità. Il risultato di questo sforzo contribuirà alla difesa non solo dell’Europa centrale e orientale ma anche dell’intera Alleanza».

Varsavia è impegnata in un ambizioso progetto di rinnovamento delle sue Forze Armate: il Parlamento ha approvato l’aumento del bilancio militare dal 2% attuale al 2,5% del Pil entro il 2030, di questi stanziamenti, circa il 20% è destinato all’acquisto di nuove armi, soprattutto di fabbricazione americana, come i missili antiaereo Patriot comprati a marzo scorso per più di 4,7 miliardi di dollari. E nel frattempo Varsavia è diventata una sorta di avamposto dell’Alleanza Atlantica. Le forze Usa sono già schierate in Polonia a rotazione, come parte di uno sforzo Nato per rafforzare le difese sul suo fianco orientale dopo l’annessione della Crimea.

Ma la richiesta di Duda rischia di irritare ulteriormente Mosca. Il portavoce del Cremlino, Ditru Peskov, ha detto chiaramente che ci sarebbero ripercussioni nel caso gli Usa rafforzassero la propria presenza militare. Ma non è solo il Cremlino a non essere felice dell’idea: l’ex comandante dell’esercito americano in Europa, il generale in pensione Ben Hodges, sostiene che una presenza permanente Usa sarebbe vista come «inutilmente provocatoria dai membri della Nato e potrebbe dividere l’Alleanza».

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direttore@lastampa.it

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