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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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La Stampa Rassegna Stampa
30.07.2018 Finita la fake news dell'arresto mai avvenuto dell'imbrattamuri. Libera e festeggiata la giovane delinquente che piace tanto a Repubblica
Cronaca dei due 'eroi' di Rolla Scolari

Testata: La Stampa
Data: 30 luglio 2018
Pagina: 15
Autore: Rolla Scolari
Titolo: «Libera la 17enne palestinese»

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L'imbrattamuri, chiamato 'street artist'

Ieri abbiamo raccontato la storia dello street art napoletano, fermato dai soldati israeliani, con una lunga rassegna stampa a dimostrazione dell'ignoranza dei nostri cronisti, che riferivano " dell'arresto dell'artista napoletano a Betlemme da parte dei soldati israeliani" http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=180&sez=120&id=71536
ignorando che Betlemme è sotto giurisdizione palestinese. Invece Jorit Agoch stava ' dipingendo il muro  (costruito per impedire l'ingresso da Betlemme dei terroristi palestinisti per fare strage di israeliani, perchè non ricordarlo?) dal versante di Israele. Ecco come è stato 'fermato' - non arrestato- e poi espulso. Imbratti gli ospitali muri di Napoli, e d'ora in poi dimentichi quelli israeliani.

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la star Ahed Tamimi, inventata tre anni fa dalla Ong israeliana B' Tselem,
finanziata dall'estero tramite il NIF (new israel fund), tra cui Soros

Riprendiamo, fra i moltissimo pezzi usciti oggi, 30/07/2018, sulla 'star' palestinese del giorno, la cronaca di Rolla Scolari, sulla STAMPA a pag.15, con il titolo "Libera la 17enne palestinese", il meno  peggio tra quelli usciti, il peggiore di tutti è il commento di Gigi Riva su REPUBBLICA, che non riprendiamo. L'ex bambina che mordeva le mani agli ufficiali israeliani, che schiaffeggiava i soldati ai posti di blocco, il tutto dopo aver approntato le riprese con le cineprese regalate dalla Ong israeliana B'Tselem affinchè ne risultasse un video di propaganda contro Tzahal, è oggi l'eroina, ricevuta da Abu Mazen, che la cita di esempio.

Ecco il pezzo di Rolla Scolari, che ricorda anche i vari viaggi delle flotille verso Gaza con i vari morti, peccato che non abbia anche ricordato quanti israeliani a Gerusalemme sono morti ammazzati dai terroristi che entravano da Betlemme, per fare stragi di ebrei. Quei numeri non li ricorda mai nessuno.

I due street artist italiani fermati sabato dalla polizia israeliana a Betlemme sono stati rilasciati ieri. Lo hanno confermato a La Stampa fonti diplomatiche, dopo l’annuncio del vice sindaco di Quarto (Napoli), dove vive uno di loro, Jorit Agoch. Le autorità israeliane hanno chiesto agli italiani di lasciare il Paese entro 72 ore. Erano stati fermati con un palestinese - liberato prima di loro - con l’accusa di aver «danneggiato e imbrattato» la barriera di separazione che divide Israele dai Territori palestinesi. In una sezione vicina alla cittadina palestinese di Betlemme, gli street artist hanno disegnato nei giorni scorsi un murale gigante che rappresenta Ahed Tamimi, la palestinese di 17 anni arrestata dalla polizia israeliana a dicembre, dopo la pubblicazione sui social di un video in cui schiaffeggia un soldato israeliano. Gli artisti italiani hanno disegnato la palestinese in anticipazione della sua liberazione, dopo otto mesi di carcere, avvenuta ieri. Ahed Tamimi è conosciuta da prima del suo arresto: già nel 2012, una fotografia in cui mordeva la mano a un soldato israeliano era stata condivisa sui social arabi e internazionali. La ragazza ha parlato ieri dal suo villaggio di Nabi Saleh, dopo essere stata ricevuta dal presidente Abu Mazen, che l’ha definita un «modello per la lotta palestinese». La giovane è diventata un simbolo in pochi mesi di detenzione, e davanti ai media ha tenuto un discorso politico: «Il mio messaggio è che la resistenza continuerà, particolarmente quella per i pari diritti». Ha dichiarato il suo sostegno a Gaza e all’unità nazionale tra palestinesi, divisi politicamente e geograficamente tra Cisgiordania e Gaza. E proprio ieri, una nave battente bandiera norvegese, parte di una «Freedom Flotilla» salpata dalla Scandinavia, è stata intercettata dalla marina israeliana e scortata verso il porto di Ashdod. L’imbarcazione voleva infrangere il blocco israeliano ed egiziano sulla Striscia in forza dal 2007, quando Hamas ha conquistato il controllo politico del piccolo territorio. Il suo carico di medicinali sarà, secondo le autorità israeliane, trasportato a Gaza via terra. La nave, su cui viaggiavano 22 attivisti di diverse nazionalità, si era fermata a Palermo sulla via di Gaza, ma ieri in serata non si sapeva ancora se a bordo ci fossero anche cittadini italiani. Diverse «Freedom Flotilla» hanno cercato negli anni di raggiungere Gaza. Nel 2010, un commando israeliano ha fatto irruzione sulla Mavi Marmara, battente bandiera turca: dieci attivisti turchi sono rimasti uccisi. Da allora le relazioni diplomatiche tra Israele e Turchia non si sono mai completamente riprese.

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