mercoledi` 24 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
08.11.2017 Arte e Shoah: un Pissarro rubato da Vichy torna ai proprietari ebrei
Cronaca di Leonardo Martinelli

Testata: La Stampa
Data: 08 novembre 2017
Pagina: 22
Autore: Leonardo Martinelli
Titolo: «Un Pissarro rubato da Vichy torna ai proprietari ebrei. Era di un collezionista americano»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 08/11/2017, a pag. 22, con il titolo "Un Pissarro rubato da Vichy torna ai proprietari ebrei. Era di un collezionista americano", il commento di Leonardo Martinelli.

E' giusta la restituzione del quadro di Camille Pissarro agli eredi dei proprietari, ebrei derubati e uccisi durante la Shoah. Lo Stato francese, in aggiunta, dovrebbe rimborsare il compratore americano, che nulla sapeva dell'origine del quadro, in quanto responsabile di collaborazionismo e deportazioni dirette di ebrei dal suolo francese durante il regime di Vichy.

Ecco l'articolo:

Immagine correlata
Leonardo Martinelli

Immagine correlata
Il quadro di Camille Pissarro

Un campo verdeggiante, inondato di una luce crepuscolare. E un gruppo di contadini intenti a raccogliere piselli. È la scena dipinta nel 1887 da uno dei maestri dell’impressionismo, Camille Pissarro. Da ieri La cueillette des pois è ritornato nelle mani dei suoi legittimi proprietari.

Il quadro faceva parte dei 93 capolavori in possesso di Simon Bauer, ebreo francese, che a Parigi aveva fatto fortuna con le scarpe. La collezione gli venne sequestrata nel 1943 dal regime collaborazionista di Vichy: l’affidò a un mercante d’arte per rivenderla a privati. In Francia, durante la Seconda guerra mondiale, le opere confiscate dai nazisti o dai loro «amici» del regime del maresciallo Pétain facevano quella fine. Oppure arricchivano le collezioni degli alti dignitari hitleriani in Germania o ancora erano accantonate per il progetto del Führermuseum a Linz.

Bauer fu catturato nel luglio ’44: scampò alla deportazione solo grazie a uno sciopero dei ferrovieri. Dopo il conflitto, si mise alla ricerca dei suoi quadri, ma ne ritrovò solo una piccola parte, prima di morire, nel 1947, all’età di 85 anni. Intanto La raccolta dei piselli di Pissarro passò tra varie mani, prima di essere acquisito nel 1995 da una coppia di collezionisti americani, i Toll, in un’asta da Christie’s a New York, per 800 mila dollari. Sono stati loro a prestare il dipinto al museo Marmottan, in piena Parigi, per una retrospettiva su Pissarro, all’inizio di quest’anno.

I discendenti di Bauer hanno scoperto per caso che il quadro era esposto a Parigi : non sapevano che fine avesse fatto. E hanno chiesto alle autorità francesi di sequestrarlo. Ieri il tribunale di Parigi ha deciso che sarà restituito a loro. Jean-Jacques Bauer, nipote di Simon e il cui padre venne deportato in un lager, in un’udienza aveva detto che il nonno e il papà erano stati « vittime di una spoliazione morale, fisica e materiale».
I Toll assicurano di essere sempre stati all’oscuro della triste storia del dipinto. Il loro avvocato, Ron Soffer, ha detto che «i miei clienti faranno ricorso: non sono loro che devono pagare per i crimini di Vichy».

 

Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


direttore@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT