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La Stampa Rassegna Stampa
12.05.2017 Sharia islamica: l'orrore delle spose bambine. Ma chi è responsabile?
Commento di Raphael Zanotti

Testata: La Stampa
Data: 12 maggio 2017
Pagina: 24
Autore: Raphael Zanotti
Titolo: «L'orologio delle spose bambine non si ferma mai»

 Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 12/05/2017, a pag.24, con il titolo "L'orologio delle spose bambine non si ferma mai" l'articolo di Raphael Zanotti sui matrimoni delle bambine con uomini anziani. Molto efficace la citazione dei numeri, che rendono bene l'orrore cui vanno incontro le bambine di quei paesi che sottostanno a quella pratica barbara.
Zanotti ne cita alcuni, ma evita di citare la fonte: l'islam. Non a caso, nei nostri media - quasi tutti - nel timore di essere giudicati islamofobi- l'ordine è evitare di scriverne anche solo il nome, l'islam è una religione di pace, anche se poi applica la Sharia.

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Raphael Zanotti

Non appena avete iniziato a leggere questo articolo, una minorenne si è sposata con un uomo più anziano di lei. Ogni due secondi, nel mondo, una ragazza con meno di 18 anni è infatti costretta a prendere un marito che è stato scelto per lei. Qualche secondo fa, esattamente sei dopo che avete iniziato a leggere, è stata una bambina con meno di 15 anni a sposarsi. E ora, 31 secondi dopo che avete posato gli occhi sul grafico accanto, ha partorito un neonato. Un bimbo o una bimba che avranno il 60% di possibilità in più di morire in età neonatale rispetto a un loro coetaneo nato da una madre che ha più di 19 anni. Il problema delle spose bambine, in molti Paesi in via di sviluppo, è grave e sottaciuto. Ce ne ricordiamo magari quando Boko Haram libera 82 delle 276 liceali rapite e costrette a sposare dei terroristi, ma in alcune parti del pianeta come Yemen, India, Nigeria non è raro trovare situazioni simili. L’Unicef calcola che ci siano 700 milioni di spose bambine nel mondo. Ogni anno si celebrano 15 milioni di matrimoni di questo genere. Ragazze a cui è negata la vita prima ancora che sia iniziata. Ora che avete finito l’articolo, riflettete qualche minuto. O rileggetelo. Al termine, dopo sette minuti e mezzo, tenete a mente: una di quelle ragazze, tra i 15 e i 19 anni, è appena morta di parto.

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direttore@lastampa.it

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