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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 29/01/2017, a lag.55, con il titolo "La nascita di Israele sulla pellicola di Robert Capa " l'articolo di Tiziana Platzer sulla presentazione di lunedì 30 gennaio, alle ore 21, a cura dell'Associazione Italia-Israele di Torino, della proiezione di film e fotografie di Robert Capa che raccontano la nascita di Israele. Il commento è di Enrico Fubini.
«Capa sapeva che non si può fotografare la guerra, perché si tratta per lo più di un’emozione. Ma lui riuscì a catturare quell’emozione scattando accanto ad essa. Era in grado di mostrare l’orrore patito da un intero popolo sul volto di un bambino». Lo scriveva John Steinbeck nell’intento di riassumere la grandezza dell’amico Robert Capa, uno dei più grandi fotografi del Novecento, americano di origine ebraica-ungherese e figlio di un sarto di Budapest, nato con il nome di Endre Friedmann. Con la sua arte testimoniò cinque conflitti, la guerra civile spagnola, la seconda guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana e la prima guerra d’Indocina. Scelse di raccontare la nascita dello Stato Ebraico e rimase in Israele fino al 1950: domani sera alle 21 l’associazione Italia Israele organizza alla Fondazione Camis De Fonseca (via Pietro Micca 15) la proiezione del film «L’Israele di Robert Capa: (Endre Freiedmann) 1948-1950)», introdotto da Enrico Fubini. Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante direttore@lastampa.it |
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