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La Stampa Rassegna Stampa
20.07.2016 Germania: ecco il video del terrorista del treno. Era un profugo arrivato nel 2015
Cronaca di Alessandro Alviani

Testata: La Stampa
Data: 20 luglio 2016
Pagina: 6
Autore: Alessandro Alviani
Titolo: «Il video del 17enne afghano: 'Colpirò la Germania'»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 20/07/2016, a pag. 6, con il titolo "Il video del 17enne afghano: 'Colpirò la Germania' ", la cronaca di Alessandro Alviani.

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Alessandro Alviani

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Un fotogramma del video del terrorista

Il giorno dopo l’assalto di Muhammad Riyad, il 17enne afghano che con ascia e coltello ha seminato il panico su un treno nei pressi di Würzburg, in Baviera, è arrivata la rivendicazione dell’Isis. «È un combattente dello Stato islamico», ha fatto sapere l’agenzia Amaq, vicina agli islamisti. Poco dopo la stessa Amaq ha diffuso un video che il giovane le avrebbe spedito prima dell’aggressione. «Sono un soldato del Califfato, compirò un attacco da martire in Germania», spiega in lingua pashtu il ragazzo, armato di coltello. Il filmato è con ogni probabilità autentico, ha detto alla tv Zdf il capo della cancelleria federale, Peter Altmaier.

Gli inquirenti tedeschi sono convinti che il giovane fosse un lupo solitario. Si sarebbe radicalizzato da solo. La famiglia alla quale era stato affidato da luglio non si era accorta di nulla. «Era gentile e premuroso», ha detto la madre affidataria, che ha aggiunto di non aver visto la bandiera dell’Isis nella stanza del ragazzo. «Non c’erano stati segnali di radicalizzazione», ha aggiunto il procuratore capo Erik Ohlenschlager. Il ragazzo sarebbe rimasto scosso dalla notizia della morte di un amico in Afghanistan, che ha ricevuto sabato. In seguito ha fatto molte telefonate.

Il 17enne era un sunnita credente, ma non andava regolarmente in moschea. Era arrivato in Germania nel giugno 2015 e aveva ottenuto a marzo il permesso di soggiorno. Non ci sono indizi di legami con l’Isis prima dell’ingresso in Europa. Nulla che potesse far pensare a un fanatico radicale. E invece, secondo gli inquirenti, avrebbe agito per vendicarsi di quello che gli «infedeli» hanno fatto ai suoi fratelli musulmani. «E ora prega per me, affinché possa vendicarmi su questi infedeli e possa andare in paradiso», ha lasciato scritto in una lettera indirizzata al padre. Durante l’aggressione indossava due magliette: su una ci sarebbero simboli che rimandano all’Isis.

Il 17enne, che faceva un tirocinio presso una panetteria, è uscito lunedì alle 20 dalla casa di Ochsenfurt, vicino Würzburg, in cui era ospitato presso la famiglia affidataria, spiegando che sarebbe andato a fare un giro in bici. È salito su un treno regionale per Würzburg, si è chiuso in un bagno, ha tirato fuori l’accetta e il coltello che aveva nello zaino e si è scagliato contro i passeggeri, urlando «Allah Akbar» e ferendo alla testa e al corpo una famiglia di Hong Kong. Alle 21,13 una donna, che lavora nello stesso centro per rifugiati in cui il ragazzo viveva fino a due settimane fa e che si trovava per caso sullo stesso treno, ha chiamato la polizia. Dopo che un passeggero ha tirato il freno d’emergenza, il 17enne è balzato fuori dal treno. Durante la fuga ha attaccato una passante e l’ha ferita al volto. Poi si è nascosto in una sterpaglia e si è scagliato con l’accetta contro due agenti. I poliziotti hanno esploso 4 colpi, uno dei quali alla fronte, e l’hanno ucciso.

Le autorità tedesche sono convinte che il 17enne abbia agito da solo. Un timore, quello del lupo solitario, che ieri è tornato a materializzarsi anche in Francia, dove gli agenti hanno trovato 4 candelotti di dinamite a casa di un tassista di 23 anni e sequestrato documenti che lasciano pensare a una radicalizzazione. Sempre in Francia, a Laragne, un 37enne ha accoltellato una donna e le tre figlie in un villaggio vacanze.
Nel frattempo Gilles de Kerchove, coordinatore Ue nella lotta al terrorismo, ha lanciato l’allarme sugli oltre 5.000 europei che sono andati in Siria e Iraq per combattere con l’Isis e che potrebbero rientrare ora in Europa per compiere attentati.

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