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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 22/12/2014, a pag. 13, con il titolo "Grida 'Allah è grande' e investe 11 passanti nel centro di Digione", la cronaca di Enrico Caporale. La didascalia che accompagna l'immagine pubblicata a corredo dell'articolo sulla Stampa è un piccolo capolavoro di sottovalutazione. Infatti l'attentatore viene definito semplicemente "uno squilibrato". In questo modo viene riabilitata l'ideologia che si cela dietro il gesto: l'ideologia islamista, condivisa da decine di milioni di musulmani in tutto il mondo, passa in secondo piano, e il gesto viene fatto passare come l'atto isolato di un folle. Ecco l'articolo:
Panico a Digione, in Francia, dove undici persone (due sarebbero in gravi condizioni, ma non rischiano la vita) sono rimaste ferite dopo che un folle si è lanciato in auto contro i passanti al grido di «Allah Akbar» («Dio è grande») e «per i bambini della Palestina». Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri nei pressi di Place Wilson. Tre gli attacchi, in rue des Godrans, rue Monge e rue du Transvaal. L’auto, con a bordo altre due persone, si è poi diretta verso un commissariato di polizia (probabilmente nel tentativo di investire alcuni agenti), ma è stata bloccata. Il conducente è stato arrestato, mentre gli altri due sono riusciti a darsi alla fuga. La persona fermata è un uomo nato nel 1974 con problemi psichici (in passato era stato ricoverato in un ospedale psichiatrico). Gli inquirenti frenano sulla possibilità che si tratti di un attentato terroristico. «L’uomo straparla - hanno detto ai giornalisti -. Le sue affermazioni sono poco chiare e confuse. Quasi sicuramente ha problemi mentali». Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@lastampa.it |
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