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La Stampa Rassegna Stampa
21.08.2014 Continua il lancio di razzi da Gaza. Israele cerca di colpire Mohammed Deif, capo militare di Hamas
Cronaca Di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 21 agosto 2014
Pagina: 14
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Blitz di Israele salvo per un soffio il leader di Hamas»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 21/08/2014, a pag. 14, l'articolo di Maurizio Molinari dal titolo " Blitz di Israele salvo per un soffio il leader di Hamas"


Maurizio Molinari


Una foto d'archivio di Mohammed Deif


Il ciclo continua


Lanciando almeno cinque missili su una palazzina del quartiere di Sheik Redwan, a Gaza City, Israele ha tentato di eliminare Mohammed Deif, il capo militare di Hamas. L’edificio è stato raso al suolo, uccidendo la moglie Widad, di 28 anni, il figlio Ali, nato da un mese, e almeno altre tre persone ma il leader delle Brigate Qassam è sfuggito all’attacco, confermando la fama di avere «nove vite», essendo già sopravvissuto ad almeno cinque tentativi di eliminazione. È stato Benjamin Netanyahu, premier d’Israele, a confermare l’attacco affermando che «ogni leader terrorista è un obiettivo legittimo, nessuno è immune» e la risposta è arrivata da Abu Obeida, portavoce delle Brigate Qassam: «Netanyahu ha la popolarità al collasso, ha tentato di eliminare Deif per risollevarla ma ha fallito, Deif non era neanche nel luogo colpito e sarà invece alla guida dell’esercito che libererà la moschea di Al Aqsa a Gerusalemme».
Gli sforzi egiziani per prolungare la tregua nella Striscia sono polverizzati: dalla ripresa delle ostilità Hamas ha lanciato oltre 140 razzi e Israele ha messo a segno oltre 100 raid, almeno 20 i morti palestinesi a Gaza inclusi due militanti di Hamas eliminati da un drone. Le città del Sud e del Centro di Israele hanno riaperto i rifugi. I portavoce di Hamas assicurano che tentando di eliminare Deif - secondo alcune fonti si trova su una sedia a rotelle a seguito di precedenti attacchi - Israele «ha aperto le porte dell’inferno» e suggeriscono a «tutte le compagnie aeree di fermare i voli verso Ben Gurion dalle 6 del mattino di oggi» preannunciando un diluvio di razzi. Stessa raccomandazione per gli israeliani che risiedono in un’area di 40 km a ridosso della Striscia di Gaza: «Andatevene, fino a quando siete in tempo». E un comunicato dell’ala militare di Hamas rivendica «il rapimento e l’uccisione dei tre giovani israeliani» che in luglio innescò l’attuale conflitto militare. Per Netanyahu «l’operazione "Protective Edge" è ancora in corso» e Israele si accinge a «replicare a Hamas con attacchi di sette volte maggiori a quelli che subisce» lasciando intendere che una nuova escalation è in vista. Per questo il ministro della Difesa, Moshe Yaalon, richiama in servizio duemila riservisti che, dopo essere stati impiegati nell’operazione di terra a Gaza, erano appena tornati a casa.
Netanyahu deve proteggersi sul fronte interno dalle critiche di chi gli rimprovera di aver posto fine troppo in fretta all’operazione di terra così come alle pressioni di quei ministri, da Naftali Bennett ad Avigdor Lieberman, favorevoli alla completa rioccupazione della Striscia di Gaza. Yaakov Amidror, ex generale ed ex consigliere per la sicurezza di Netanyahu, afferma: «La rioccupazione di Gaza non è mai stata così vicina perché Hamas lancia gran parte dei razzi dal centro della città e l’unica maniera per impedirlo e impossessarsi del territorio». Netanyahu al momento guarda in altra direzione: «Riaprirò le trattative di pace con il presidente palestinese Abu Mazen» promette, confermando fedeltà al patto con l’Egitto di Al-Sisi per riconsegnare ad al Fatah il controllo della Striscia «per cambiare l’orizzonte politico».

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