Per il grillino Di Battista il terrorismo è un'arma lecita Cronaca di Francesco Grignetti
Testata: La Stampa Data: 17 agosto 2014 Pagina: 5 Autore: Francesco Grignetti Titolo: «E Di Battista giustifica i terroristi dell'Isis»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 17/08/2014, a pag. 5, l'articolo di Francesco Grignetti dal titolo " E Di Battista giustifica i terroristi dell'Isis"
Francesco Grignetti
Alessandro Di Battista
I grillini insistono: da pacifisti integrali siamo contrari ad armare i curdi, anche con l'Isis serve il dialogo. Elevare il terrorista a interlocutore, ecco il messaggio del blog di Beppe Grillo che stavolta dà ampio spazio ad Alessandro Di Battista. Il giovane deputato la prende alla lontana, dai confini disegnati a tavolino nel 1920 sulle ceneri dell'Impero Ottomano, si sofferma sugli errori della politica americana nell'area, accenna ai soliti interessi petroliferi, e giunge all'oggi. «Dovremmo smetterla - scrive - di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione. Questo è un punto complesso, ma decisivo. Nell'era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella». Giustificazionista, Di Battista: «Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi, a parte le tecniche non-violente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto né giustificando né approvando, lungi da me. Sto provando a capire. Per la sua natura di soggetto che risponde a un'azione violenta subita, il terrorista non lo sconfiggi mandando più droni, ma elevandolo ad interlocutore». Di Battista si fa poi prendere la mano da un virulento antiamericanismo: «L'attentato alle Torri Gemelle fu una panacea per il grande capitale nordamericano». E conclude con una fosca previsione : «II processo di nascita di nuove realtà su base etnica è inarrestabile sia in Medio Oriente che in Europa. Bisogna prenderne atto e, assieme a tutti gli attori coinvolti, trovare nuove e coraggiose soluzioni». Prendere atto delle pulizie etniche? I grillini avranno modo di spiegare le loro ragioni il prossimo 20 agosto, quando si riuniranno le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, in riunione d'urgenza, per sentire le comunicazioni dei ministri Federica Mogherini e Roberta Pinotti. All'ordine del giorno, le decisioni concordate in sede europea a Ferragosto, e cioè il progetto di armare i curdi per difendersi dall'offensiva degli islamisti dell'Isis. Nel frattempo su Di Battista è un coro di polemiche. «Non è la prima volta - osserva Debora Serracchiani, Pd - che da alcune voci del M5S vengono espressi atteggiamenti comprensivi se non positivi nei confronti di estremismi o intolleranze, a partire dai giudizi di Beppe Grillo sul regime di Ahmadinejad». Le fa eco Barbara Saltamartini, Ncd: «Di Battista imbottito d'odio, i grillini kamikaze della democrazia». O ancora Daniela Santanché, Forza Italia: «I terroristi sono persone con cui non ci si può sedere a un tavolo per trattare. Vergogna». «Le armi che l'Italia invierà non arriveranno comunque tardi», assicura il viceministro degli Esteri, Lapo Pistelli, intervistato dalla Radio Vaticana. «Mi pare che adesso la risposta dell'Europa cominci a esserci e che ci sia una consapevolezza accresciuta, finalmente. L'appello che ha fatto il Santo Padre è stato una bella sveglia per tutti, almeno per tutti quelli che dormivano»
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