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La Stampa Rassegna Stampa
16.11.2011 Israele costruisce nuovi alloggi nella propria capitale
Saeb Erekat scarica su Netanyahu la responsabilità del fallimento dei negoziati

Testata: La Stampa
Data: 16 novembre 2011
Pagina: 21
Autore: Redazione della Stampa
Titolo: «Colonie a Gerusalemme l’Anp: Negoziati inutili»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 16/11/2011, a pag. 21, la breve dal titolo "Colonie a Gerusalemme l’Anp: Negoziati inutili".

Gerusalemme è la capitale di Israele. Non esistono nord, sud, est, ovest. Esiste solo Gerusalemme. E non si capisce per quale motivo uno Stato non abbia diritto di costruire case nella propria capitale.
Come scrive La Stampa, Israele si è annesso anche la zona orientale di Gerusalemme nel 1967, ma non viene specificato che ciò è avvenuto in seguito alla vittoria, da parte di Israele della guerra dei sei giorni.
Saeb Erekat sostiene che i negoziati siano falliti, ma non è chiaro a che cosa si riferisce. Quali negoziati? Mahmoud Abbas si è rifiutato, l'anno scorso, di sedere al tavolo dei negoziati per tutti i dieci mesi della moratoria sul congelamento delle costruzioni negli insediamenti. Allo scadere di quel lasso di tempo, ha chiesto, solo per il fatto di sedere al tavolo dei negoziati, una proroga della moratoria. Questo sarebbe negoziare? Se non ci sono trattative in corso la colpa è della controparte palestinese che, da sempre, oppone rifiuti a qualunque proposta non contempli la delegittimazione di Israele.
Ecco l'articolo:


Gerusalemme, il Kotel   Saeb Erekat

Il ministero dell’Edilizia israeliano ha deciso di lanciare un’ennesima gara d’appalto per la costruzione di altri 810 alloggi nel settore orientale di Gerusalemme, occupato da Israele nel 1967 e poi unilateralmente annesso. Dura la condanna dell’Autorità nazionale palestinese (Anp). «I tentativi del Quartetto di creare un clima propizio al rilancio dei negoziati di pace e di convincere Israele a fermare l’espansione edilizia delle colonie sono evidentemente falliti», ha tagliato corto il capo negoziatore palestinese, Saeb Erekat.

Il fronte palestinese sembra compattarsi. Al Fatah e Hamas, le due fazioni rivali, avrebbero raggiunto ieri un accordo per tenere elezioni interpalestinesi il prossimo maggio e per formare un governo provvisorio, che dovrebbe essere preceduto dalle dimissioni dell’attuale primo ministro dell’Anp, Salam Fayyad.

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