martedi` 23 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
19.08.2010 Correggere gli errori di Wikipedia integrando schede già esistenti
E creandone di nuove. Perchè fa notizia se è Israele a farlo ?

Testata: La Stampa
Data: 19 agosto 2010
Pagina: 15
Autore: La redazione della Stampa
Titolo: «Israele, i coloni studiano per riscrivere Wikipedia»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 19/08/2010, a pag. 15, la breve dal titolo "Israele, i coloni studiano per riscrivere Wikipedia ".

Non è ben chiaro per quale motivo questa sia una notizia. E' noto a tutti che chiunque, registrandosi gratuitamente, può aggiungere delle pagine a Wikipedia o modificare quelle già esistenti, aggiungendo dettagli.
Nel caso specifico non si tratta di 'riscrivere' Wikipedia, ma di aggiungere dettagli alle schede fornendo ai lettori la possibilità di comprendere meglio la situazione e punti di vista diversi dai soliti contro Israele.
Ecco la breve:

Per anni Wikipedia è stato uno dei terreni di scontro politico fra destra e sinistra israeliana, per questioni quali lo status delle colonie ebraiche in Cisgiordania o la descrizione degli incidenti fra coloni e polizia: lo Yesha Council, l’organo di autoregolamentazione degli insediamenti, ha lanciato ieri l’operazione di «editing sionista» dell’enciclopedia on-line. Come riporta il quotidiano israeliano Haaretz, l’iniziativa consiste in un corso che insegna a registrarsi e contribuire e modificare gli articoli dell’enciclopedia: lo scopo, secondo il Consiglio, «non è quello di rendere Wikipedia di destra ma di includere il punto di vista» dei coloni. «Oggi come oggi - dice Naftali Bennet, direttore del Consiglio della Yesha - Internet non è gestita abbastanza bene. E Israele vi ha una posizione deprecabile».
A finanziare i corsi, accanto al movimento dei coloni, c’è un’altra organizzazione della destra radicale israeliana, Israel Sheli, che si professa «nazionale» e «sionista».

Per inviare la propria opinione alla Stampa, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT