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La Gazzetta del Mezzogiorno Rassegna Stampa
07.04.2017 Attentato in Israele, ucciso un soldato di 20 anni
Cronaca di Massimo Lomonaco

Testata: La Gazzetta del Mezzogiorno
Data: 07 aprile 2017
Pagina: 19
Autore: Massimo Lomonaco
Titolo: «Auto contro i soldati, morto un israeliano»

Riprendiamo dalla GAZZETTA del MEZZOGIORNO di oggi, 07/04/2017, a pag. 19, con il titolo "Auto contro i soldati, morto un israeliano", la cronaca di Massimo Lomonaco.

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Massimo Lomonaco

Risultati immagini per Malek Ahmad Mousa Hamed
La scena dell'attentato

In un nuovo attacco con un'auto lanciata a tutta velocità vicino ad una stazione di autobus, un soldato israeliano di 20 anni è rimasto ucciso ed un altro ferito nei pressi di Ofra, in Cisgiordania. Il conducente palestinese, identificato in Malek Ahmad Mousa Hamed (21 anni), di Silwad - la cui famiglia è ritenuta vicina ad Hamas - è stato arrestato dalle forze di sicurezza. L'attacco ha preceduto di poche ore l'annuncio da parte di Mosca - definito dai media israeliani «sorprendente» - di «vedere Gerusalemme Ovest come capitale di Israele» se la parte Est della città lo fosse del «futuro Stato palestinese», nel riaffermato impegno ai «principi approvati dall'Onu sulla questione israelo-palestinese».

Finora - hanno ricordato i commentatori - nessuno Stato ha riconosciuto alcuna parte di Gerusalemme come capitale di Israele, principio stabilito invece dallo Stato ebraico nel 1950 prima e nel 1980 dopo. Il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Emanuel Nahshon ha detto che Israele «sta studiando la dichiarazione russa su Gerusalemme e che in questo momento non ci sono commenti».

Israele ha sancito Gerusalemme «capitale unica e indivisibile» dello Stato ebraico. Per quanto riguarda l'attacco di Ofra, secondo le ricostruzioni ufficiali, l'auto con targa palestinese si è avvicinata dapprima alla stazione dei mezzi pubblici e poi ha accelerato investendo i due soldati che, a quanto sembra, erano in procinto di fare l'autostop dietro dei blocchi di cemento. Il primo militare, Elichai Taharlev, figlio di un rabbino, è apparso subito in gravissime condizioni, mentre il secondo - di cui non è stato diffuso ancora il nome, ma si sa che ha 19 anni - è stato trasportato cosciente in ospedale per le cure e il suo stato non sembra destare preoccupazioni. Hamed - che secondo gli investigatori ha progettato l'attacco di ieri mattina - nel 2015 ha trascorso quattro mesi nelle carceri israeliane per aver tentato di entrare in maniera clandestina in un insediamento ebraico in Cisgiordania.

Uno zio di Hamed - citato dal Jerusalem Post - ha escluso che si sia trattato di «un attentato» quanto piuttosto di «un incidente stradale». Il generale Yoav Mordechai, coordinatore israeliano per le attività di governo nei Territori - che ha la responsabilità dell'ordine - ha congelato tutti i permessi di ingresso in Israele per i membri della famiglia di Hamed e le forze di sicurezza hanno perquisito la casa a Silwan interrogando le persone. L'evento di ieri - preceduto da altri nei giorni scorsi - ha fatto rialzare subito la tensione nella regione, visto che in Israele si è a pochi giorni dalla Pasqua ebraica che si festeggia per una settimana a partire da lunedì sera 10 aprile.

Le misure di sicurezza sono state rafforzate e altre saranno messe in atto in occasione della festa stessa che sarà accompagnata - come di consueto - dalla chiusura dei Territori. Il presidente israeliano Reuven Rivlin ha detto che Israele «non consentirà mai al terrorismo di indebolirlo. Resteremo fermi nella difesa del nostro Stato e della nostra terra».

Da Gaza Hamas - che proprio ieri ha annunciato di aver impiccato tre palestinesi condannati per collaborazionismo con Israele - si è congratulata per l'attacco di Ofra definendolo «una reazione ai continui crimini dell'occupazione israeliana». Su Facebook, il portavoce di Hamas Hazem Qassim ha sostenuto che «l'Intifada di Gerusalemme va avanti e avrà fine solo con la libertà».

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