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La Gazzetta del Mezzogiorno Rassegna Stampa
28.05.2014 Propaganda palestinista nelle scuole italiane
pubblicata come se fosse informazione

Testata: La Gazzetta del Mezzogiorno
Data: 28 maggio 2014
Pagina: 20
Autore: Un gruppo di studenti di scuola media
Titolo: «A bocche scucite con Betta Tusset»

Riprendiamo dalla GAZZETTA del MEZZOGIORNO di oggi, 28/05/2014, a pag. 20 l'articolo di un gruppo di studenti di scuola media dal titolo "A bocche scucite con Betta Tusset" .
Gli studenti sono allievi di due terze, senza l'indicazione di un indirizzo di scuola superiore (immaginiamo pertanto che siano studenti di scuola media inferiore), nè della loro città.
Omettiamo i loro nomi,  dato che evidentemente sono vittime dell'indottrinamento antisraeliano cui li hanno sottoposti la scuola italiana che dovrebbe educarli, la scrittrice Betta Tusset autrice del libro che hanno dovuto commentare, l'associazione di propagandisti Bocchescucite, la GAZZETTA del MEZZOGIORNO che pubblica il loro articolo corredandolo di un ulteriore falso storico, una mappa -riprodotta qui  di seguito - che rappresenta la storia di Israele come un processo di espansione e di sottrazione di terre ai palestinesi.


Tutto, in questa pagina di propaganda, concorre alla delegittimazione di Israele. Si sostiene che abbia tolto ai palestinesi i "territori ereditati dai loro padri" e,  senza naturalmente nominare il terrorismo;  che abbia costruito "un muro di separazione dei territori, che taglia di fatto le vite dei ragazzi palestinesi".

Ecco l'articolo:

Nel libro Bocche scucite l'autrice dà voce agli uomini, donne, anziani che più con rassegnazione che con rabbia la voglia disperata dei palestinesi di continuare a vivere nei territori ereditati dai loro padri. Il progressivo ritorno degli ebrei in Palestina, in seguito ai conflitti mondiali, e la successiva nascita dello Stato d'Israele, hanno innescato una guerra tra israeliani e palestinesi, che ha portato alla costruzione di un muro di separazione dei territori, che taglia di fatto le vite dei ragazzi palestinesi. Lavoratori e studenti sono sottoposti quotidianamente ai controlli dei militari armati, per oltrepassare la frontiera. Raggiungere la scuola è per i ragazzi palestinesi una conquista ogni giorno, necessaria per assicurarsi un futuro dove, piuttosto che muri, siano eretti ponti.

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