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La Gazzetta del Mezzogiorno Rassegna Stampa
05.04.2008 Israele arruola la prima donna araba in unità supersegreta
è la democrazia, bellezza.

Testata: La Gazzetta del Mezzogiorno
Data: 05 aprile 2008
Pagina: 1
Autore: La redazione
Titolo: «Israele arruola la prima donna araba in unità supersegreta»

Dalla GAZZETTA del MEZZOGIORNO, di oggi, 05/04/2008.

Israele arruola la prima donna araba in unità supersegreta

Prima di lei un arabo-israeliano che era persino riuscito ad ottenere un diploma di pilota civile (altro titolo normalmente riservato per ragioni di sicurezza solo agli ebrei), aveva chiesto di essere arruolato nell’aeronautica militare israeliana, senza tuttavia riuscirci
TEL AVIV – Una ragazza araba è stata arruolata in una unità d’elite delle forze aeree israeliane incaricata di compiere anche missioni super-segrete: un corpo normalmente riservato solo ad ebrei, oltretutto selezionatissimi. Nabila infatti (il nome è di fantasia), ci è finita per errore.
Araba ma con passaporto israeliano, la giovane donna è stata arruolata nella speciale unità aerea di salvataggio «669» passando accidentalmente attraverso una maglia dei rigidi sistemi di controllo che l’intelligence militare israeliana applica su tutti i candidati che aspirano a far parte di «unità militari sensibili».
L'aspetto sorprendente della storia, riferita oggi dalla stampa israeliana, è che quando gli ufficiali hanno saputo che Nabila non doveva in realtà trovarsi in quella unità, hanno fatto quadrato intorno a lei per farcela rimanere: «E' troppo brava e merita di restare» ha dichiarato il suo comandante.
E così Nabila è diventata la prima araba-israeliana a prestare servizio nelle forze aeree dello Stato ebraico, ottenendo un codice di riservatezza mai concesso finora ad una cittadina non ebrea.
L'unità 669 è specializzata in spericolati interventi in zone di combattimento per soccorrere soldati feriti, ma anche nel recupero di agenti sotto-copertura infiltrati in zone nemiche. In ambito civile la stessa unità si occupa del soccorso alle popolazioni, da quelle colpite da calamità agli escursionisti dispersi nel deserto.
Nabila, che è un ufficiale medico, attualmente presta servizio a terra, ma nelle prossime settimane inizierà il corso per salire a bordo degli elicotteri e partecipare direttamente alle missioni.

Prima di lei un arabo-israeliano che era persino riuscito ad ottenere un diploma di pilota civile (altro titolo normalmente riservato per ragioni di sicurezza solo agli ebrei), aveva chiesto di essere arruolato nell’aeronautica militare israeliana, senza tuttavia riuscirci.
I cittadini arabi con passaporto israeliano (sono circa 1 milione) hanno il diritto di svolgere servizio nelle forze armate israeliane come volontari, ma viene loro normalmente interdetto l’accesso a corpi d’elite.

4/4/2008
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redazione.internet@gazzettamezzogiorno.it

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