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Il Manifesto Rassegna Stampa
14.09.2018 Internazionale & Michele Giorgio: l'azienda delle menzogne contro Israele non si ferma
Sul settimanale elogi al movimento razzista e antisemita Bds, sul Manifesto i terroristi diventano 'comitati popolari'

Testata: Il Manifesto
Data: 14 settembre 2018
Pagina: 8
Autore: Michele Giorgio
Titolo: «Risoluzione Ue: Israele non tocchi Khan al Ahmar»

Riprendiamo dal MANIFESTO di oggi, 14/09/2018, a pag.8, con il titolo "Risoluzione Ue: Israele non tocchi Khan al Ahmar", il commento di Michele Giorgio, preceduto dal nostro commento sul numero settimanale di Internazionale, diretto da Giovanni De Mauro, che, da Israele, pubblica solo e sempre gli articoli di Amira Hass e Gideon Levy pubblicati da Haaretz.

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Internazionale questa settimana dedica la copertina al movimento antisemita e razzista Bds, che spinge per l'isolamento e il boicottaggio di Israele in stile nazista. Il titolo è "Il movimento globale che spaventa Israele": la disinformazione comincia dunque fin da titolo e copertina, e prosegue nelle pagine interne, con articoli firmati da Domenico Starnone, Amira Hass, Elif Şafak, Slavoj Žižek, Goffredo Fofi, Giuliano Milani, Pier Andrea Canei. Un tripudio di accuse contro lo Stato ebraico, accusato di ogni male. In assoluto il settimanale più scatenato contro Israele.

 Ecco la copertina:

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Michele Giorgio contribuisce quotidianamente alla disinformazione contro Israele e alla vera e propria demonizzazione dello Stato ebraico. Non fa eccezione il breve pezzo di oggi, in cui definisce i terroristi arabi palestinesi "comitati popolari palestinesi" e chi li appoggia, accecato da odio antisionista e spesso anche antisemita, "attivisti internazionali". Giorgio scrive di "violazione del diritto umanitario", quando Israele si limita ad applicare la legge - uguale per tutti - che prevede lo smantellamento di strutture abitative illegali.  Costruire in modo illegale è proibito nei paesi civili, chi infrange la legge commette un reato. L'Italia non avrebbe titoli per intervenire, da noi -se l'illegalità è poca cosa- la legge può essere disattesa.

Ecco il commento:

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Michele Giorgio

Con ogni probabilità è stata una prova in vista dell'operazione vera e propria di demolizione e sgombero di Khan al Ahmar quella della polizia israeliana ieri, prima dell'alba, nel villaggio beduino. Gli agenti hanno smantellato e portato via i cinque container che i comitati popolari palestinesi egli attivisti internazionali avevano sistemato a inizio settimana nei pressi di Khan al Ahmar per dare vita a un nuovo insediamento abitativo, Wadi al Ahmar. Mentre si fa imminente la demolizione del villaggio, l'Europarlamento ieri ha approvato una risoluzione che chiede a Tel Aviv di non commettere una violazione del diritto umanitario e della convenzione di Ginevra. Chiede inoltre a Israele di risarcire le infrastrutture distrutte nel villaggio e costruite con 315mila euro dell'Ue.

 

 

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