martedi` 21 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
20.01.2002 20-01-2002 L'ultima Intifada dalla terra dell' onore...
convincere il lettore che Israele ha sempre torto

Testata: La Repubblica
Data: 20 gennaio 2002
Pagina: 14
Autore: Sandro Viola
Titolo: «L' ultima Intifada dalla terra dell' onore»

Su La Repubblica del 20 gennaio 2002 a pag.14 abbiamo letto un articolo di Sandro Viola, intitolato "L' ultima Intifada dalla terra dell' onore", che aggiunge un nuovo gioiello alla già vasta collezione di memorabilia del nostro giornalista. Conosciamo Viola da vent' anni, e da vent' anni sappiamo cosa scrive e come scrive, eppure riesce sempre a stupirci, riesce sempre a superarsi. Questa volta ha deciso di non cadere nella trappola degli sprovveduti colleghi dilettanti, che si arrampicano sugli specchi per negare l' evidenza quando scrivono allo scopo di convincere il lettore che Israele ha sempre torto e che i palestinesi in realtà sono buoni, generosi, amanti della pace e filosemiti fino all' inverosimile. Viola ammette che i palestinesi hanno al loro interno feroci terroristi, che uccidono civili per il piacere di uccidere. Ma...E dopo il ma, si scatena la non sopita abilità di Viola nel capovolgere il giudizio che sottopone ai suoi lettori. Lo schema di questo articolo è semplice: da una parte sono i palestinesi assassini, dall' altra gli israeliani che li costringono con la loro ottusa malvagità a diventare quello che non avrebbero mai voluto essere. Proviamo a verificare. Secondo capoverso: "Da una parte ecco infatti l' intenzione israeliana d' UMILIARE l' avversario..."; "le città poste sotto assedio, senza che i loro abitanti POSSANO ENTRARVI O USCIRNE.Le case di gente INCOLPEVOLE (SE NON DEL FATTO DI VIVERE NELLO STESSO VILLAGGIO D' UN TERRORISTA)rase brutalmente al suolo". E poi, proseguendo:"Un impulso a riscattare l' onore palestinese, a non piegare più la testa"...."I temi dell' umiliazione e dell' onore" sono i temi fondamentali che guidano oggi il conflitto israelo-palestinese. "Adesso si tratta di DIGNITA'. D'ammazzare, ammazzarsi o farsi ammazzare perché risulti chiaro che esiste un ONORE palestinese". Ovviamente, "dal 93 fino all' ascesa di Sharon" l' Autorità Palestinese era stato l' interlocutore legittimo dei governi d' Israele, che "per la prima volta dopo 25 anni d' occupazione" si erano decisi a trattere un ritiro da Gaza e dalla Cisgiordania. Chiaro, lo schema? In 25 anni di occupazione, dal 1967 al 1993, Israele non aveva mai pensato a fare la pace coi palestinesi (ma questa occupazione, Viola, come era nata?), poi di colpo Israele aveva cambiato idea (non sarà casomai l' interlocutore che si era convertito, apparentemente, alla soluzione di una pace negoziata?), ma poi ecco che dal cielo ti piomba uno Sharon malvagio ed azzera tutto (ma non c'è stato un rifiuto improvviso ed inspiegabile di Arafat di firmare una pace definitiva, come conferma lo stesso ex presidente Clinton?). Ecco allora che l' equazione palestinesi uguale dignità calpestata, onore vilipeso ha un senso compiuto.Basta dimenticare gli antefatti, modificare qualche ricordo che solo pochi storici hanno conservato e nessun lettore frettoloso andrà a confrontare con quanto ci racconta Viola, e riecco l' innata malvagità d' Israele, che non è, si badi bene, una legittima e salutare critica alla politica di questo governo, ma è una demonizzazione acritica e totalizzante. Noi ricordiamo - già, c' è qualcuno che ricorda, caro Viola! - che nel 1982, all' epoca della guerra del Libano, l' Italia fu divorata da una odiosa fiammata di antisemitismo viscerale, che arrivò perfino a giustificare in un connubio destra-sinistra-mondo cattolico l' uccisione di un bambino di due anni all' uscita da una cerimonia religiosa al tempio di Roma (ricordo il commento di un gruppo di neofascisti del Fronte della Gioventù intervistati dalla RAI: "anche i bambini crescono").E Viola, insieme ad un bel manipolo di colleghi (alcuni nomi? Forattini, padre Balducci, Baget Bozzo) aveva contribuito non poco con i suoi articoli a crare quel clima. Siamo, oggi, in presenza di una nuova fiammata di antisemitismo, fomentato scopertamente da molte voci del mondo arabo e palestinese, e non vorremmo che nuovamente questo antisemitismo trovasse alimento, certamente senza volontà consapevole di nuocere, in questi commenti ed in queste cronache a senso unico.


Invitiamo i nostri lettori ad inviare le loro opinioni a Repubblica.


rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT