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La Repubblica Rassegna Stampa
04.09.2023 L’imam insegna come lapidare le donne
Cronaca di Enrico Franceschini

Testata: La Repubblica
Data: 04 settembre 2023
Pagina: 13
Autore: Enrico Franceschini
Titolo: «L’imam posta il manuale per lapidare le donne, Inghilterra sotto shock»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 04/09/2023, a pag. 13, il commento di Enrico Franceschini dal titolo "L’imam posta il manuale per lapidare le donne, Inghilterra sotto shock".

ENRICO FRANCESCHINI | Cristofariphoto
 Enrico Franceschini

Come lapidare una donna adultera? Prima va sepolta fino alla vita...»: il  video choc dell'
L'imam Zakaullah Saleem

LONDRA — «Bisogna scavare una buca abbastanza profonda, in modo che la terra ricopra la metà inferiore del corpo e le parti intime, così difendendo il senso del pudore dell’adultera, e a quel punto si possono cominciare a tirare le pietre». Questa sorta di “lezione su come lapidare correttamente una donna” viene pronunciata da Zakaullah Saleem, un imam della Green Lane Mosque di Birmingham, moschea della seconda maggiore città del Regno Unito, nota per le posizioni estremiste dei suoi predicatori. Filmato e messo il mese scorso sui social media, il video del sermone è stato tolto dal canale YouTube della moschea soltanto qualche giorno fa, dopo che un documentario di Channel Four, una delle reti televisive nazionali, lo ha denunciato come una barbara apologia della violenza. A quel punto si è scoperto che il ministero della Cultura britannico aveva approvato un finanziamento di 2 milioni di sterline a favore della moschea per la costruzione di un centro giovanile. La denuncia di Channel Four ha spinto il governo sospendere l’elargizione dei fondi, seppure dopo che era già stata pagata una prima rata di 77 mila sterline. La decisione di finanziare la moschea può apparire incomprensibile, tenuto conto della reputazione della moschea come centro di indottrinamento radicale. In precedenza, un notorio imam estremista, Abu Usamah al-Thahabi, aveva tenuto un sermone alla Green Lane Mosque in cui esortava alla “guerra santa contro gli infedeli”. Il medesimo predicatore, dal quale in seguito la moschea ha preso le distanze,ha tenuto discorsi contro l’omosessualità e i diritti delle donne. Birmingham è da anni sotto osservazione da parte dei servizi segreti per la presenza di gruppi fondamentalisti sospettati di legami con il terrorismo. Interpellato dal Mail on Sunday ,che ha raccontato la vicenda pubblicando il video sulla lapidazione, il ministero per la Cultura rifiuta di fare commenti fino alla conclusione di un’indagine interna su come sono stati approvati i fondi per il centro giovanile. Un portavoce della Green Lane Mosque afferma che il sermone sull’adulterio è stato citato “fuori contesto” da Channel Four e non conteneva “in alcun modo” un appello alla lapidazione, la pena prevista dalla sharia, la legge islamica, per l’adulterio femminile. La polemica, sostengono anzi i responsabili del luogo di culto, è stata usata da gruppi islamofobi per scatenare l’odio contro la vasta comunità musulmana locale: dopo la messa in onda del documentario ci sarebberostate minacce contro la moschea, che ha richiesto la protezione della polizia. Visionato il video sulla lapidazione, le forze dell’ordine non vi hanno riscontrato elementi per un’incriminazione. Ciononostante, le parole dell’imam pesano come pietre. Per coincidenza, in questi stessi giorni in Pakistan una donna è stata lapidata dai parenti per una presunta relazione extraconiugale: il marito, il cognato e una terza persona l’hanno picchiata e poi uccisa a pietrate. Itre sono fuggiti e sono ora ricercati dai servizi di sicurezza. Nel 2005 il parlamento pakistano ha modificato il codice penale per impedire che i responsabili di cosiddetti “delitti d’onore” possano sfuggire alla giustizia se i parenti della vittima concedono loro la grazia, come era possibile in passato. Ma fa ancora più impressione che si parli liberamente di “lapidazione delle adultere” nella multiconfessionale Inghilterra, culla dello stato di diritto.

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