sabato 20 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
06.09.2022 Inghilterra: comincia l'era di Liz Truss
Cronaca di Antonello Guerrera

Testata: La Repubblica
Data: 06 settembre 2022
Pagina: 15
Autore: Antonello Guerrera
Titolo: «Brexit, tank e liberismo. Inizia l’era di Liz Truss la nuova Lady di ferro»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 06/09/2022, a pag.15, con il titolo "Brexit, tank e liberismo. Inizia l’era di Liz Truss la nuova Lady di ferro", l'analisi di Antonello Guerrera.

A destra: Liz Truss

Immagine correlata
Antonello Guerrera

È devota alla libertà, perciò ha chiamato “Liberty” la sua secondongenita 13enne. Pensa che la “Global Britain” post Brexit debba essere il «network baluardo della libertà nel mondo» contro le esondanti autocrazie e dittature di Russia e Cina. È un’adepta dell’ultra-liberismo: deregulation reaganiana, thatcherismo di ferro, fracking ed estrazioni petrolifere a gogò, alla Difesa oltre il 3% del Pil, tasse minimali a paperoni e multinazionali, nonostante un’inflazione che l’anno prossimo potrebbe sfondare il 22%: «È giusto: solo così può crescere l’economia». L’aveva scritto anche nel suo inosservato manifesto tarantiniano, Britannia Unchained , appena eletta deputata nel 2010. Rompere le catene. Se qualcuno bollava Boris Johnson come “socialista in incognito”, questa invece è Liz Truss. Da ieri nuova prima ministra britannica con il 57% dei voti degli iscritti conservatori contro l’ex ministro delle Finanze Rishi Sunak, ovvero lo 0,27% della popolazione oltremanica. Ora però allacciate le cinture. Anzi indossate l’elmetto, come ha fatto Liz qualche mese fa su un tank in Estonia per emulare il suo idolo, Margaret Thatcher, nel 1986 in Germania Ovest. Della predecessora, in una festa di compleanno anni fa, fece preparare addirittura un avatar di cartone a grandezza naturale, per accogliere gli ospiti. Eppure, quando era una ragazzina liberal-democratica indottrinata dai genitori di sinistra, «secchiona e nerd» secondo i compagni di Economia e Storia all’università, protestava contro guerra, nucleare e monarchia. Cantava “Maggie Out! ”,vattene, Thatcher! Poi la lenta metamorfosi tory a Oxford, «per lo snobismo» degli studenti di sinistra e le sofferenze dei parenti nella Polonia comunista. Infine, da ex europeista, è stata folgorata dalla destra brexiter. Il padre John, eccellente matematico, l’ha “ripudiata” per la sua deriva destrorsa: non l’ha più votata, né sostenuta. «Magari cambierà idea», commenta Liz. L’infermiera mamma Priscilla, invece, è sempre al suo fianco. Eppure dicono che Mary Elizabeth Truss, 47 anni, nata a Oxford, cresciuta in Scozia, Canada e Yorkshire, già ministra del Commercio e sino a ieri “falco” degli Esteri, sia un’ideologa. Invece, la nuova “Lady di ferro” non si cura dei suoi pragmatici voltafaccia. Ne sa qualcosa Bruxelles,che l’aveva accolta calorosamente quando rimpiazzò l’ultrabrexiter Lord Frost come caponegoziatore britannico, per poi ricevere la mazzata dello strappo unilaterale di Londra dell’accordo Brexit. Già. Liz sa essere aspra, ruvida, anti-diplomatica. A Oxford augurò a un compagno di corsi antipatico «di affogare». Non nega di voler controllare l’indipendente Banca d’Inghilterra. O, come hanno spettegolato alcuni sherpa di Biden alFinancial Times , il suo fondamentalismo sulla guerra inUcraina può essere irritante, così come la pretesa che Crimea e Donbass vengano riconquistate da Kiev. Su altre questioni, la nuova inquilina di Downing Street ha invece idee limpide. «Una donna è una donna, dobbiamo sentirci sicure nei bagni pubblici», ripete da mesi contro la teoria “gender”, incendiando gli attivisti trans. È ultra-ambiziosa, adora i vestiti accesi ed essere al centro della scena. Twitter e Instagram sono pieni di sue foto posh : a Natale scorso pubblicò uno scatto così regale da ridicolizzare The Crown ;nell’ultima trasferta Usa con Johnson anticipò sul tempo il primo ministro per farsi immortalare sul tappeto rosso della scaletta dell’aereo. È sposata con il contabile Hugh O’Leary, conosciuto a un congresso conservatore del 1997. Lui la invitò il giorno dopo a pattinare sul ghiaccio, lei si storse la caviglia. Politicamente fedelissima, anni fa Liz lo tradì con il collega deputato Mark Field. Ma ora è risbocciato l’amore. Chi la discredita, fa circolare un video del 2014 in cui promuove sguaiatamente formaggi e maiali britannici in Cina. O un altro in cui risponde come Terminator. Intanto, è diventata la terza prima ministra donna dopo Theresa May e Thatcher, tutte tory (il Labour ha sempre avuto solo leader maschi). E poi, come per Johnson, Truss è stata spesso sottovalutata. Così si è infilata a Downing Street e oggi giurerà dalla Regina nella scozzese Balmoral. Boris però al “Numero 10” vorrebbe tornarci presto, come Churchill. Hasta la vista ,Liz? Ma ora sarà difficile spodestare Truss.

Per inviare la propria opinione alla Repubblica, telefonare 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT