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La Repubblica Rassegna Stampa
28.08.2022 Andrej Soldatov: 'Per spiare la Nato il Gru ha budget illimitato'
Intervista di Rosalba Castelletti

Testata: La Repubblica
Data: 28 agosto 2022
Pagina: 7
Autore: Rosalba Castelletti
Titolo: «Soldatov: 'Olga cercava i segreti degli ufficiali. Per spiare la Nato il Gru ha budget illimitato'»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 28/08/2022, a pag.7, l'intervista di Rosalba Castelletti dal titolo "Soldatov: 'Olga cercava i segreti degli ufficiali. Per spiare la Nato il Gru ha budget illimitato' ".

Una intervista indispensabile per capire come funziona lo spionaggio russo, complimenti a Rosalba Castelletti

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Rosalba Castelletti

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Andrej Soldatov

«Il servizio d’intelligence militare russo Gru gioca sempre partite a lungo termine. I risultati dell’operazione che ha coinvolto Maria Adela-Olga potrebbero persino arrivare tra anni», mette in guardia Andrej Soldatov, massimo esperto sui servizi d’intelligence russi, commentando l’inchiesta sulla spia russa che ha operato per oltre un decennio in Italia frequentando alti funzionari della Nato a Napoli. Insieme a Irina Borogan, Soldatov ha fondato il sito web Agentura.ru e scritto i libriThe New Nobility , The Red Web eThe Compatriots . Dopo le sue scomode inchieste sulle purghe all’interno dei servizi dopo l’inizio dell’offensiva russa in Ucraina, è finito nel mirino dello stesso dipartimento di sicurezza interna dell’Fsb che lo ha indagato per “disinformazione”, ha bloccato i suoi conti bancari in Russia e lo ha inserito nella lista dei ricercati. «L’inchiesta è stata prorogata fino a ottobre. Ciò gli permetterà di continuare a spiare me e i miei contatti», spiega da Londra dove vive in esilio dal 2020.

In che tipo di operazione era coinvolta Olga Kolobova? Quali segreti potrebbe avere rubato per conto del Gru, il servizio d’intelligence militare russo? «Si è trattato di un’operazione abbastanza tradizionale. L’obiettivo non era l’accesso fisico alla base Nato, ma raccogliere quanti più dettagli possibili sulle vite personali degli ufficiali. Il Gru gioca sempre partite a lungo termine. Kolobova potrebbe non aver rubato alcun segreto militare nell’immediato. Ma potrebbe avere raccolto informazioni sull’identità delle persone che lavoravano nella base che potrebbero rivelarsi utili in futuro. Qualcuno conosciuto da Olga cinque anni fa potrebbe diventare importante tra cinque anni».

Maria Adela, alias Olga, sembrava avere a disposizione ingenti somme di denaro. Quant’è disposto a investire il Gru in questo genere di operazioni? «Il budget è pressoché illimitato. Qualsiasi genere di informazione sulla Nato è una buona scusa per spendere denaro. Basti ricordare che milioni di dollari vennero investiti per anni nel “Programma Illegali” (la rete di dieci agenti dormienti arrestati negli Usa nel 2010, ndr )senza che se ne ricavasse nulla. Olga quantomeno era riuscita a ottenere accesso ad alcuni ufficiali. Per il Gru è stato un buon investimento».

L’anno scorso l’ufficiale della marina Walter Biot fu arrestato mentre consegnava documenti a una spia russa in Italia. Roma è tornata a essere la “città aperta” di Rossellini al centro dello spionaggio internazionale? «A essere onesti, per l’intelligence militare russa, qualsiasi Paese Nato, è per definizione un obiettivo. Per molti anni la Repubblica Ceca è statoun terreno privilegiato dello spionaggio russo, ma le priorità sono cambiate. Oggigiorno la Nato non è più considerata soltanto una minaccia, ma il vero nemico nell’offensiva in Ucraina. Come detto, il Gru gioca a lungo termine e non ha carenza di fondi perciò puòpermettersi d’investire contemporaneamente in più Paesi alla ricerca di un varco».

Olga Kolobova è stata smascherata perché gli agenti del Gru sotto copertura avevano passaporti russi con numeri seriali consecutivi come venne fuori daun’inchiesta sui responsabili dell’avvelenamento di Skripal. Da queste falle possiamo dedurre che il Gru non sia più all’altezza della sua reputazione o sbaglieremmo a sottostimarlo? «Fa errori grossolani, ma a volte è tuttora estremamente efficace. Delresto, conosciamo solo i suoi errori, non sappiamo nulla dei suoi successi. Ecco perché si è creata un’immagine distorta dell’intelligence russa. Ma non la sottovaluterei. In particolare da quando è iniziata l’offensiva in Ucraina, si discute molto di come l’intelligence russa abbia fatto male i calcoli. Ma dobbiamo ricordarci che i servizi hanno detto a Putin quello che voleva sentirsi dire. In un Paese non democratico, anche per una spia può essere pericoloso dire la verità a un superiore. Un insuccesso non vuol dire che tutte le spie siano incapaci. Sarebbe un errore di valutazione».

Lei ha rivelato l’arresto di Sergej Beseda, a capo del Quinto Servizio dell’Fsb che era stato incaricato di raccogliere informazioni sull’Ucraina prima dell’offensiva. Si è trattato di un episodio isolato o le purghe sono continuate? «Sempre più gente viene punita. Una parte della famigerata prigione di Lefortovo, sotto il controllo dell’Fsb, è stata completamente isolata. Ed è lì che vengono reclusi gli ufficiali dell’Fsb arrestati. Il problema di Putin con le agenzie d’intelligence è che deve continuare a fare affidamento su di esse anche se sbagliano. Non può ricostruirle da zero in sei mesi».
 
Quale impatto hanno avuto sulle agenzie di sicurezza sei mesi di “operazione militare speciale”? «L’Fsb è sempre più militarizzato. È sempre più simile all’Nkvd di Stalin che al Kgb. Durante l’invasione in Afghanistan, il Kgb non fu interessato da cambiamenti. All’Afghanistan fu dedicato solo un dipartimento, quello incaricato di condurre le operazioni speciali nel Paese. Adesso la situazione è diversa. Prima del 24 febbraio, solo due dipartimenti dell’Fsb si occupavano di Ucraina: la controintelligence incaricata di smascherare le spie ucraine e il “Quinto Servizio”. Ora tutti i dipartimenti dell’Fsb sono coinvolti. Il dipartimento sulla sicurezza economica deve garantire la sostituzione delle importazioni, la controintelligence militare guida i campi di filtrazione, il controterrorismo cerca di prevenire gli attentati di ucraini sul suolo russo e nei territori ucraini... In più, il personale della Lubjanka verrà mandato a rotazione per tre mesi nei territori ucraini occupati. Vorrà dire che tutti avranno fatto un’esperienza militare in Ucraina. L’Fsb ha poteri sempre più ampi: indaga persino sui dottori che prescrivono medicine straniere. Ed è sempre più brutale. Ha arrestato lo scienziato Dmitrij Kolker pur sapendo che fosse un malato terminale. È morto subito dopo. È un messaggio per tutti. L’Fsb inoltre ha cominciato ad avvicinare i parenti in Russia degli esuli politici chiedendo loro di convincerli a tornare. Attivisti sono stati reclutati per spiare i loro amici. Sono tutti metodi che ricordano sempre più l’Nkvd di Stalin».

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