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La Repubblica Rassegna Stampa
26.06.2022 Oslo: attacco islamista al locale gay
Cronaca di Federica Angeli

Testata: La Repubblica
Data: 26 giugno 2022
Pagina: 18
Autore: Federica Angeli
Titolo: «Spara sui clienti di un locale gay. A Oslo due morti e 21 feriti. La polizia: 'Terrorismo islamista'»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 26/06/2022, a pag.18, la cronaca di Federica Angeli dal titolo "Spara sui clienti di un locale gay. A Oslo due morti e 21 feriti. La polizia: 'Terrorismo islamista' ".

Gunman Kills 2, Wounds 10 In Suspected Terrorist Attack During Oslo Pride  Festival

Pride di sangue a Oslo. Due morti e ventuno feriti, di cui 10 gravi. Nella scorsa notte, poco dopo l’una, al “London Pub” della capitale norvegese, frequentato dalla comunità Lgtbtq+ e particolarmente affollato alla vigilia dell’Oslo Pride, al jazz club Herr Nilsen, attaccato al primo e a un fast food subito dopo, una sparatoria ha gettato nel terrore la città. A quanto ipotizzato dalla polizia, un gesto di matrice islamica. Quando il responsabile è stato catturato era ancora armato di una pistola e un fucile automatico. Si tratta di Zaniar Matapour un 42enne, norvegese di origini curdo-iraniane, emigrato da bambino, con precedenti penali per minacce e violenze, associati a problemi mentali, e seguito dall’antiterrorismo dal 2015 perché sospettato di radicalizzazione nell’islamismo estremista. I servizi segreti interni norvegesi hanno classificato l’attacco come atto terroristico, un crimine d’odio diretto contro gli occidentali ma in particolare contro la comunità Lgbtq+, sebbene commesso da un lupo solitario, probabilmente non collegato ad alcuna rete del terrorismo jihadista.Il portavoce dalla polizia, Christian Hatlo, ha spiegato che «non è ancora chiarito se il bersaglio fossero proprio gli omosessuali o se i moventi fossero altri».

Norway raises the terrorist threat to its highest level; Oslo pride canceled

Le autorità e i responsabili della sicurezza hanno annullato la marcia del Pride, programmata per il primo pomeriggio di ieri. Gli organizzatori del pride sui loro canali social hanno esortato «tutti coloro che hanno pianificato di partecipare o di assistere alla parata a non presentarsi: tutti gli eventi sono stati cancellati». Completamente sotto shock la città. Il primoministro Jonas Gahr Stoere, subito dopo la sparatoria, ha condannato l’attacco «profondamente crudele, commesso contro persone innocenti. Non sappiamo cosa ci sia dietro, ma alla comunità Lgbtq+ che ora piange i suoi morti e ha paura voglio dire: siamo con voi». Mentre re Harald ha portato le condoglianze della famiglia reale che si è detta “inorridita” per l’accaduto. I norvegesi «devono stare uniti e difendere libertà, diversità e rispetto reciproco », ha detto il sovrano.«Dobbiamo restare uniti per difendere i nostri valori — gli ha fatto eco il primo ministro non appena la dinamica dell’attentato è stata chiarita — libertà, diversità e rispetto reciproco. Dobbiamo continuare a difendere tutti i cittadini affinché si sentano al sicuro». Tra le persone che hanno assistito alla sparatoria anche un giornalista dell’emittente pubblica norvegese Nrk . «Ho visto un uomo arrivare al locale con una borsa. Ha preso un’arma e ha iniziato a sparare — ha raccontato — prima ho pensato che fosse un fucile ad aria compressa. Poi il vetro del bar accanto si è rotto e ho capito che dovevo correre ai ripari » .

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