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La Repubblica Rassegna Stampa
06.01.2003 Inqualificabile e osceno
Sandro Viola continua su Repubblica la sua crociata contro Israele

Testata: La Repubblica
Data: 06 gennaio 2003
Pagina: 1
Autore: Sandro Viola
Titolo: «Il silenzio dell' occidente»
Viola prosegue con questo articolo la sua missione a favore di un intervento
di forze internazionali di interposizione fra palestinesi ed israeliani,
senza peraltro spiegare come esse farebbero quel che Israele non è capace di
fare con muri e check points, impedire l' infiltrazione di terroristi.
Ma non è per questo motivo che noi ci occupiamo dell' ennesimo
inqualificabile ed osceno articolo di Viola. Analizziamone alcuni passaggi.
Fin dalla seconda riga riusciamo ad intravedere lo svolgimento della tesi:

"Dopo un mese e mezzo, i kamikaze palestinesi sono rientrati in scena".
No,
dopo un mese e mezzo sono tornati a commettere una strage in una città
israeliana, ma non erano mai usciti di scena.Attacchi suicidi anche all'
interno dei confini storici di Israele, uccisioni a sangue freddo, imboscate
contro civili e militari, ed innumerevoli tentativi di infiltrazione di
terroristi armati sventati prima che essi potessero commettere i loro
crimini sono in Israele cronaca quotidiana, anche se in Italia la stampa li
ignora.Viola legga quanto scrive sulla stessa pagina Magdi Allam, per averne
conferma.
E questa notazione risponde anche alla frase con cui Viola prosegue nel suo
tortuoso peregrinare alla ricerca di argomenti contro Israele: che cioè
tutte le misure repressive e preventive messe in atto dal governo non
abbiano saputo "sventare" alcun attentato.

"I 22 morti e il centinaio di feriti...costituiscono l' ennesima conferma
che la faida israelo - palestinese è...inarrestabile".
Faida? Se i
dizionari non inducono in errore, faida è una concatenazione di vendette
familiari o di clan. Invitiamo ad una pubblica sottoscrizione per regalarne
uno a Viola, che scambia per faida uno scontro che da mezzo secolo
contrappone pulsioni nazionali e nazionalistiche, e che è degenerato in un
mortale tentativo teologico-politico di eliminare dalla carta del Vicino
Oriente lo stato d' Israele, la cui presenza contamina la continuità
geografica dell' Islam.
Proseguiamo.

"I due kamikaze non hanno fatto strage solo di israeliani, ma
anche di immigrati stranieri: povera gente dei paesi poveri che era andata a
guadagnarsi la vita in Israele, e vi ha trovato invece una morte orrenda".
Vero. Ma ferisce profondamente quel cenno
"non hanno fatto strage SOLO di israeliani"
quasi che questo fosse lecito e secondario da un punto di vista
etico, trascurabile ed ovvia constatazione che merita un soprassalto di
indignazione invece perché ha coinvolto la

"povera gente dei paesi poveri"
"L'odio straripa, da una parte e dall' altra, in Palestina"
annota Viola.
No, l' odio è unilaterale privilegio dei palestinesi più radicali, l' odio è
quello che le scuole di Arafat insegnano ai bambini con libri di testo
infarciti di insulti infamanti contro gli ebrei (non solo contro gli
israeliani), l'odio è quello che spinge poi tanti adolescenti a cercare la
morte per dare la morte. Da parte israeliana c'è l' angoscia, l' incapacità
di capire questo odio profondo e viscerale, quest' ansia di uccidere
innocenti indifesi.
E, dall' odio che straripa, Viola passa all' altro suo argomento preferito:

"La colpa della comunità internazionale è di lasciare...che i cadaveri s'
ammassino sui cadaveri, senza pretendere dai governanti americani un
intervento decisivo".
Contro Israele, è sottinteso.Già, perché il ruolo e la responsabilità della "comunità internazionale" (leggi: Europa) è quello
di pretendere che gli Stati Uniti si schierino contro Israele. Non è quello
di cercare una soluzione pacificatrice ed in quanto tale serena e giusta.
Non è quello di trovare la forza di ammettere che Arafat non ha mai saputo
rinunciare del tutto al suo passato - che lo ha forgiato - di terrorista,
per divenire uno statista.
Bene, allora, visto che non possiamo farne a meno "pensiamo per una volta
soltanto ad Israele e agli israeliani". Non illudetevi, non è quel che
sperate, Viola non ha avuto un soprassalto di autocritica. Israele, per
Viola, è responsabile della " tragedia dei 35 anni d' occupazione militare
vissuta dai palestinesi (i loro morti, le loro terre espropriate)"; la
società israeliana "è stata spinta" in questo "pauroso vicolo cieco" dai
suoi governanti. Neppure più da quelli di destra, da tutti, inclusi Rabin e
Peres e Barak! E i 35 anni di "tragica" occupazione non sono stati causati
da guerre di aggressione e di annientamento scatenate dagli arabi contro
Israele, e prima di quelle guerre e del fatale 1967 i palestinesi vivevano
felici, ricchi e sovrani sulle loro terre.Che si tratti di una
manifestazione di Alzheimer a rovescio, per cui si ricorda solo il passato
recente e si dimentica del tutto quello un pochettino più lontano?
Chiudiamo qui la nostra analisi. Viola conclude scrivendo: "Tutto resterà
com'è, e a noi toccherà scrivere, chi sa per quanto tempo ancora, gli stessi
articoli degli ultimi vent' anni". No, per favore! Preghiamo che Sharon
faccia in fretta la pace con Arafat, per risparmiarci questa tragedia!

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