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La Repubblica Rassegna Stampa
15.02.2022 Roma: fallisce la protesta No Vax
Cronaca di Luca Monaco

Testata: La Repubblica
Data: 15 febbraio 2022
Pagina: 1
Autore: Luca Monaco
Titolo: «Altro che Parigi. La marcia su Roma è un flop»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 15/02/2022, con il titolo "Altro che Parigi. La marcia su Roma è un flop", la cronaca di Luca Monaco.

La maestra no vax torna a scuola dopo il virus:

Avrebbero voluto bloccare Roma e marciare su palazzo Chigi, alla fine si sono radunati in meno di 200 in piazza Venezia, circondati dalla polizia, per poi accamparsi con tre tende in piazza San Marco. La prima giornata della 48 ore di proteste No Vax è stata un flop. Oggi si replica con sei manifestazioni statiche tutte concentrate nel centro storiDovevano bloccare la città con i camion, e invece il loro leader si è fermato a Velletri Oggi si replica co e l'adunata No Pass preavvisata dalla Federazione italiana sindacati intercategoriali (Fisi) per le 14.30 al Circo Massimo (si attendono 2mila persone). Sarà un'altra giornata di passione, con la città blindata da mille agenti. Un dispositivo di sicurezza necessario per scongiurare problemi di ordine pubblico. Perché i No Vax non mollano. «Abbiamo chiamato l'adunata qui in piazza San Marco per le 10 — ripete all'imbrunire Marco Liccione, il fondatore della sigla No Pass "Variante torinese" — vedremo quanti saremo. Vogliamo essere ricevuti a palazzo Chigi e presentare il nostro documento con le richieste al governo». La questione del Green Pass sembra aver perso importanza. «Per me oggi è la giornata conclusiva, o risolviamo qualcosa o la smetto di manifestare — afferma Sirio Gandolfi, un 43enne camionista di La Spezia vicepresidente del Movimento Italia unita stop Europa — aumentano le bollette, la benzina: le mie spese fisse sono aumentate di 2300 euro al mese, lo stipendio è lo stesso. Vogliamo delle risposte su questo».

No vax, chi sono? I gruppi anti vaccino tra miti Covid, ossessioni e fake  news- Corriere.it

Gandolfi è arrivato in città ieri all'alba. Il suo è stato uno dei 14 camper fermati dalla polizia alle otto del mattino al parcheggio in via dell'Arco di Travertino: gli agenti hanno impedito ai 30 manifestanti che avrebbero voluto raggiungere piazza Venezia con i mezzi pesanti di bloccare la circolazione. Un attivista ha finto un malore e a chiamato l'ambulanza. Dopo un tira e molla con gli investigatori i manifestanti sono arrivati in centro scortati, in auto. Stesso copione per altri 10 camper, con 20 persone, intercettati in via Cristoforo Co- lombo 180. Alle 11 il capo dei Gilet arancioni Antonio Pappalardo arriva in piazza Venezia e inizia lo show. «Abbiamo consegnato alla polizia il mandato d'arresto per Draghi e Mattarella, questo governo è illegittimo — tuona — non ce ne andiamo finché un magistrato non verrà a consegnarci una risposta scritta». Non accadrà. Anzi Pappalardo insieme agli altri promotori della protesta verrà denunciato per manifestazione non autorizzata, perché avrebbero dovuto protestare al Circo Massimo dove aveva annunciato il sit-in che è poi saltato per deficit di partecipanti, non in piazza Venezia. È andata peggio al capo del "Movimento di liberazione nazionale" Nicola Franzoni. L'imprenditore di Massa Carrara è stato fermato e portato in commissariarto a Velletri: gli sono stati sequestrati i telefoni con i quali aveva invitato i No Pass a bloccare Roma. Sarà denunciato per istigazione a delinquere. La digos e i carabinieri del nucleo informativo stanno analizzando i filmati dei 200 manifestanti: denunceranno agli attivisti che volevano raggiungere piazza Venezia in camper. All'ombra del Vittoriano si affacciano anche una decina di ultrà neofascisti e altrettanti ex forzanovisti, in testa Giuseppe "Pinuccio" Meloni e Stefano Schiavulli. Hanno abbandonato la scena quando hanno capito che nulla sarebbe accaduto. Gli altri si sono ridotti ad augurare la morte alla barista di piazza Venezia perché chiedeva loro il Green Pass.

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