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La Repubblica Rassegna Stampa
03.11.2021 Edith Bruck dice no ad Anzio: 'Mussolini è cittadino onorario'
Cronaca di Lara Crinò

Testata: La Repubblica
Data: 03 novembre 2021
Pagina: 28
Autore: Lara Crinò
Titolo: «Edith Bruck dice no ad Anzio: 'Mussolini è cittadino onorario'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 03/11/2021, a pag.28 con il titolo '"Edith Bruck dice no ad Anzio: 'Mussolini è cittadino onorario' ", la cronaca di Lara Crinò.

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Lara Crinò 

Anzio, Edith Bruck rifiuta premio per la Pace. Il sindaco:
Edith Bruck

Condividiamo il rifiuto di Edith Bruck, inaccettabile la risposta del sindaco di Anzio. E' vero che tutti sindaci predecessori non avevano mai provveduto a cancellare la cittadinanza di Mussolini, ma questo non giustifica il sindaco in carica, poteva prendere lui la decisione, soprattutto nel momento in cui è stata scelta Edith Bruck. Ci chiediamo anche il motivo che impedì l'assegnazione a Adele Di Consiglio, ebrea, come giustamente si chiede Edith Bruck.

«La ringrazio ma non posso accettare il Premio per la Pace dove è in fermento la nostalgia attiva dell’epoca più vergognosa, incancellabile per chi l’ha vissuta». Così scrive Edith Bruck, 90 anni, poetessa e scrittrice, sopravvissuta alla Shoah, premio Strega giovani 2021 con il suo bestseller Il pane perduto, nella lettera aperta al sindaco di Anzio, Candido De Angelis, con cui rifiuta il riconoscimento che la cittadina costiera vicino Roma voleva attribuirle. Una scelta non impulsiva, come nella stessa lettera spiega Bruck, che lo scorso febbraio ha ricevuto la visita di papa Francesco, quasi a sigillo di un lungo impegno, nelle scuole e attraverso i suoi scritti, sulla memoria delle persecuzioni nazifasciste. Avrebbe accettato, puntualizza la scrittrice, se non avesse saputo «che è stata negata la benemerenza ad una mia correligionaria, Adele di Consiglio. Una donna sola, sopravvissuta alla barbarie nazifascista che ha annientato la sua famiglia come la mia». Bruck, che pochi mesi fa ha ricevuto dal presidente Mattarella l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce, specifica di non conoscere Adele di Consiglio personalmente, e aggiunge che a motivare il suo rifiuto è il fatto che la città di Anzio ha invece riconfermato «la cittadinanza onoraria a Mussolini, che ha ancora molti seguaci nel suo territorio e non solo ma nell’Europa stessa che ha poca memoria». Il sindaco di Anzio, Candido De Angelis, in quota centrodestra, ha replicato che la decisione di Bruck «mortifica la città» e ha aggiunto che la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini, risalente al 1924, non è mai stata chiesta dal 1946 in poi, nonostante il diverso colore politico dei sindaci che si sono avvicendati alla guida della città. Le cose però non stanno così. Nel 2019 la mozione con cui “Alternativa per Anzio” e Anpi avevano chiesto di revocare l’onorificenza a Mussolini e di concedere una benemerenza ad Adele Di Consiglio, non fu nemmeno discussa. Anzi, Forza Nuova organizzò un presidio, con tanto di striscioni, per evitare la revoca. Ora Bruck mostra quanto l’educazione civica non possa essere un gesto formale o una foglia di fico. Chi ha letto le sue opere sa bene quanto dolore costi ricordare non per sé, ma per la società e le generazioni future. E che rispetto meriti chi sceglie di farlo.

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