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La Repubblica Rassegna Stampa
30.10.2021 'Ebrei e capitalismo', di Francesca Trivellato
Recensione di Eugenio Occorsio

Testata: La Repubblica
Data: 30 ottobre 2021
Pagina: 47
Autore: Eugenio Occorsio
Titolo: «Salvate il soldato Shylock»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 30/10/2021, a pag. 47, con il titolo "Salvate il soldato Shylock", la recensione di Eugenio Occorsio.

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Eugenio Occorsio

Ebrei e capitalismo. Storia di una leggenda dimenticata : Trivellato,  Francesca: Amazon.it: Libri
La copertina (Laterza ed.)

Salvate il soldato Shylock e affondate una volta per tutte l’antisemitismo strisciante che continua a permeare la società, come prova il numero di volte in cui viene citato acriticamente il “mercante”. Un personaggio diventato un luogo comune che tra l’altro non sarebbe mai potuto esistere. La narrazione di Shakespeare non combacia infatti con nessuna delle categorie di ebrei che vivevano sulla laguna nel Cinquecento: non con gli italo-ashkenaziti che per legge potevano vendere solo strazzaria (beni usati di poco valore) o tutt’al più prestare a pegno, né con i levantini che avevano il privilegio di poter trafficare con l’Impero Ottomano, né con i ponentini che facevano i più grandi affari. È solo un frutto della fantasia anti-ebraica anglicana, che ha perpetuato l’immagine dell’ebreo usuraio. La storica dell’economia Francesca Trivellato è andata meticolosamente a consultare i testi originali di teologia morale del Medioevo, scoprendo che malgrado il diritto canonico la vietasse l’usura era ampiamente praticata dagli ecclesiasti, solo che gli cambiavano nome in “contratto di servizio”. Ci sono voluti dieci anni di ricerche, durante i quali ha raccolto e ordinato un materiale incredibilmente copioso in buona parte inedito, e alla fine Trivellato — che dopo aver preso il PhD in storia alla Brown University nel 2004 ha insegnato a Yale ed è oggi docente all’Institute for Advanced Study di Princeton — ha scritto il ponderoso saggio Ebrei e capitalismo (Laterza), una storia analitica del capitalismo finanziario, dei suoi strumenti, delle sue perversioni e delle tante fake news entrate, in forza della dominante letteratura cristiana, nell’immaginario collettivo. Malgrado i reiterati tentativi della chiesa di occultare, confondere, mischiare le carte, l’usura — è la posizione dell’autrice documentata nel testo e nelle cento pagine di note bibliografiche — è stata inventata dalla chiesa medievale, e poi usata per sete di arricchimento da una moltitudine di soggetti, di ogni religione, formazione, ceppo etnico. La dominanza del pensiero cristiano ha finito nei secoli col caricare tutto sulle spalle degli ebrei: epurati dalla Spagna nel 1492 in un delirio di purezza cattolica, costretti a battezzarsi in Francia, oggetto specifico del divieto napoleonico nel 1808 dei prestiti con un tasso superiore al 10%, additati persino da pensatori del calibro di Montesquieu, Beccaria, Marx, Sombart, tutti incappati nell’equivoco e tutti compartecipi nella diffusione di questa leggenda. Un crescendo di diffidenza culminato nel XX secolo con esiti catastrofici. Identica origine “mista” nella storia e attribuzione fasulla di paternità per le lettere di credito, le famigerate cambiali attraverso le quali si sono consumati secoli di speculazioni e usurpazioni, immancabilmente attribuite agli ebrei: nate invece anch’esse da una serie di pratiche svolte indifferentemente da qualunque gruppo sociale, ebbero grande diffusione nei due secoli del boom economico nel basso Medioevo, prima della peste nera del 1348. Già allora cominciarono a essere scambiate sul mercato secondario dove ancora oggi fanno e disfanno immense fortune (cos’altro sono i futures?) nell’assenza di qualsiasi autorità centrale di controllo. E nell’indefinitezza sull’origine, attribuita per comodità agli “invisibili” com’erano chiamati i mercanti ebrei. Una non celata assonanza con l’arbitraria “mano invisibile” del mercato teorizzata nella Ricchezza delle nazioni nel 1776 da Adam Smith, la madre di tutte le teorie liberiste determinanti per i destini del mondo. Non è finita: anche sulle assicurazioni marittime ci fu una maldestra attribuzione agli ebrei in un trattato marittimo del 1647, senza nessuna base empirica che invece il saggio della Trivellato ritrova in una pluralità di forze istituzionali. Di sicuro, anche queste sono state innovazioni durature intorno alle quali si è sviluppato un mercato frenetico del tutto avulso dallo scopo iniziale, fino ai derivati nell’era di Wall Street: cos’altro sono i Credit Default Swap, dove si scommette addirittura sul fallimento degli Stati?

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