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La Repubblica Rassegna Stampa
06.07.2020 Iran, esplosione nella centrale nucleare. Gli ayatollah accusano Israele
Commento di Sharon Nizza

Testata: La Repubblica
Data: 06 luglio 2020
Pagina: 19
Autore: Sharon Nizza
Titolo: «Sabotato l’impianto di Natanz, sospetti iraniani su Israele»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 06/07/2019, a pag. 19, con il titolo "Sabotato l’impianto di Natanz, sospetti iraniani su Israele", il commento di Sharon Nizza.

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Sharon Nizza

Iran Confirms Accident At Natanz Nuclear Site, Says No Casualties ...
La centrale nucleare di Natanz, in Iran

Diverse esplosioni misteriose avvenute in Iran nell’arco di otto giorni, di cui tre in strutture legate al programma nucleare, potrebbero elevare il livello di tensione nella regione. La prima è del 26 giugno: immagini satellitari indicano che ha riguardato la base missilistica di Khojir alla periferia di Teheran. Il 2 luglio una deflagrazione al complesso nucleare di Natanz e due giorni dopo un incendio nella centrale elettrica di Zargan ad Ahvaz, che rifornirebbe la centrale nucleare di Darkhovin. Inizialmente la reazione iraniana è stata "incidenti". Ma ieri il portavoce dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana ha riconosciuto il «danno ingente all’impianto nucleare di Natanz, che potrebbe rallentare la produzione di nuove centrifughe» e specificato che la crucialità del sito impone di fare «attente valutazioni in vista di decisioni strategiche». Venerdì la Reuters ha riportato i commenti di tre funzionari iraniani, anonimi, secondo cui l’esplosione a Natanz sarebbe il risultato di un cyberattacco israeliano.

Un altro alto funzionario ha parlato di «reazioni» se fosse confermata un’azione di sabotaggio. «Per quanto sia suggestivo parlare di attacchi seriali, io mi concentrerei su Natanz, il cuore del programma nucleare iraniano», ci dice il professor Uzi Rabi, dell’Università di Tel Aviv. «Sarebbe il risultato di una meticolosa attività di intelligence. E il messaggio: sappiamo che state portando avanti l’arricchimento di uranio con centrifughe più potenti, vi controlliamo». L’edificio andato in fiamme giovedì ospitava una fabbrica di centrifughe di nuova generazione. Nel 2010 la stessa centrale fu colpita da cyberattacchi di Usa e Israele, tra cui il virus Stuxnet, neutralizzando mille centrifughe. Sulla possibile reazione Rabi dice che potrebbe manifestarsi sul fronte cyber o attraverso Hezbollah al nord. «Gli iraniani sono preparati, non li sottovalutiamo ». Ad aprile Israele aveva sventato un attacco cyber iraniano al sistema idrico del Paese. Da Israele nessun commento ufficiale. Ma ieri il ministro degli Esteri Gabi Ashkenazi, rispondendo a un cronista, ha lasciato poco spazio all’immaginazione: «Non consentiremo all’Iran di ottenere il nucleare e per questo intraprendiamo una serie di azioni cui si addice il silenzio».

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