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La Repubblica Rassegna Stampa
27.09.2019 Lo chiarisce anche il giurista democratico Alan Dershowitz: 'Niente impeachement contro Trump'
Per la prima volta intervistato da un giornale italiano

Testata: La Repubblica
Data: 27 settembre 2019
Pagina: 19
Autore: An.Lo.
Titolo: «Dershowitz: 'Elementi legali troppo deboli. Sarà un nulla di fatto'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 27/09/2019, a pag. 19, con il titolo "Dershowitz: 'Elementi legali troppo deboli. Sarà un nulla di fatto' ", l'intervista a Alan Dershowitz a firma An.Lo.

Per la prima volta Alan Dershowitz viene intervistato su un giornale italiano. L'autorevole giurista americano e democratico chiarisce come l'impeachement nei confronti di Donald Trump sia una ipotesi irreale, al di là dei proclami dei detrattori del Presidente americano.

Ecco l'intervista:


Alan Dershowitz
Immagine correlata

Nancy Pelosi

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Donald Trump

«La Costituzione prevede criteri specifici per l’impeachment: può essere chiesto in caso di tradimento, corruzione o reati gravi. Allo stato attuale, non ci sono violazioni tali da chiedere la messa in stato d’accusa del presidente. I democratici non hanno elementi legali forti. L’inchiesta si concluderà con un nulla di fatto». Alan Dershowitz, 80 anni, professore emerito di Harvard, è il celebre penalista che salvò dal carcere il miliardario Claus Von Bulow (accusato di aver avvelenato la moglie) e O.J. Simpson a processo per uxoricidio. Si considera un liberal, ma la sua voce è stata fra le più critiche sul Russiagate.

La conversazione col presidente ucraino non è sufficiente? «I presidenti americani hanno sempre fatto pressioni sui leader stranieri. Può essere immorale, ma non criminale. Violare la Costituzione non basta a chiedere l’impeachment. Bisogna violare specifiche leggi. Il presidente può stabilire la sua politica estera anche per interessi personali».

Il sospetto è che congelò milioni di dollari come arma di ricatto «Già in passato gli Stati Uniti hanno cancellato supporto finanziario a governi per fare pressione. Non è illegale».

Perché Nancy Pelosi si sarebbe spinta fin qui, se il caso non fosse legalmente forte? «L’hanno spinta le pressioni della sinistra a caccia di rielezione. Ma dovranno lavorare duro per sconfiggere Trump nel 2020 e mantenere il controllo di almeno una parte del Congresso. Pelosi è stata avventata: non si fa una mossa del genere prima di vedere le prove. Rischia che si trasformi in un boomerang. Lo dico da liberal democratico, sono preoccupato. Vorrei vedere i democratici nominare un candidato forte senza giochetti politici».

Trump parla di caccia alle streghe… Che succederà? «Gli elettori americani non vogliono vedere la Costituzione violata per interessi politici. Se quello che sta succedendo a Trump fosse stato fatto a una Hillary Clinton presidente, parlerebbero di caccia alle streghe anche i dem. Si dibatterà sulla validità delle prove. Bisognerà capire se lo 007, la cui identità prima o poi sarà svelata, non aveva interessi politici, come qualcuno già sostiene. E anche chiarire se davvero il Congresso ha il diritto di leggere gli scambi fra presidenti. Questo caso farà giurisprudenza».

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