|
| ||
|
||
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 18/03/2019, a pag.14, con il titolo "La Corte suprema ferma la corsa del capo dell’estrema destra", il commentyo di Gabriella Colarusso. A destra: la Corte Suprema israeliana Non entriamo nel merito dei ruoli e delle decisioni della Corte Suprema israreliana, garanzia della democraticità dello Stato ebraico. E' però giusto chiarire che, se il partito dei seguaci dell'estremista Kahana Otzma Yehudit è stato escluso dalle elezioni per "razzismo anti arabo", lo stesso dovrebbe valere per la lista araba Balad, che fomenta il "razzismo anti ebraico". Ecco l'articolo:
Con un verdetto inedito per la politica israeliana, la Corte Suprema ha ribaltato le decisioni prese dalla commissione elettorale della Knesset, il Parlamento, in vista delle elezioni del 9 aprile: Michael Ben Ari, presidente del partito di estrema destra Otzma Yehudit, non potrà candidarsi. Ben Ari è accusato di fomentare il razzismo anti-arabo. La lista araba Balad-United Arab List sarà invece ammessa alla competizione così come Ofer Cassif, esponente dell’alleanza Hadash-Ta’al. La Knesset aveva stabilito il contrario, mettendo al bando Balad e Cassif e avallando la corsa di Ben Ari, leader di Otzma Yehudit. "Potere Ebraico" è un partito di destra estrema erede del Kach, la formazione nazionalista che fu messa fuori legge negli anni ‘80. Più volte Ben Ari ha definito gli arabi i nemici di Israele, e le aperture politiche di Netanyahu nei suoi confronti sono state molto criticate dal mondo liberal ma anche dalla destra moderata. Tra le altre cose Potere Ebraico vorrebbe annettere i territori occupati e «ristabilire la sovranità e la proprietà sul Monte del Tempio». Per inviare a Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/49821, oppre cliccare sulla e-mail sottostante rubrica.lettere@repubblica.it |
Condividi sui social network: |
|
Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui |