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La Repubblica Rassegna Stampa
29.01.2018 L'Iran sempre più forte in Libano vicino al confine di Israele
Commento di Alberto Stabile

Testata: La Repubblica
Data: 29 gennaio 2018
Pagina: 16
Autore: Alberto Stabile
Titolo: «Allarme israeliano: 'L’Iran fa del Libano una polveriera'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 29/10/2017, a pag.16, con il titolo "Allarme israeliano: 'L’Iran fa del Libano una polveriera' ", il commento di Alberto Stabile.

Corretto il pezzo di oggi di Alberto Stabile, diversamente dal solito. Che il padre stia imparando dal figlio, firma di punta della sezione "esteri" della Stampa?

Ecco l'articolo:

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Alberto Stabile

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L'Iran con Libano, Siria, Iraq, Yemen

L’Iran sta trasformando il Libano in un barile di esplosivo. Mentre parte della comunità internazionale preferisce girarsi dall’altra parte, il regime di Teheran è intenzionato a impiantare in Libano una fabbrica per rifornire la milizia sciita Hezbollah di missili sempre più precisi. «Ormai non si tratta più di trasferimenti di armamenti, di finanziamenti o di consiglieri. Di fatto si tratta di una nuova filiale dell’Iran». Israele lancia un avvertimento ai cittadini e ai governanti libanesi, sotto forma di un articolo affidato ad alcuni siti in lingua araba, tra cui la “Voce del Libano” a firma del portavoce militare, il generale Ronen Manelis. Il quale riprende il tema della famosa intervista rilasciata dal Capo di Stato Maggiore, Gady Eisenkot al sito Elaph di proprietà saudita, sul ruolo dell’Iran nella regione. «Ovunque c’è instabilità – scrive Manelis - lì troviamo le impronte digitali dell’Iran e scopriamo il ruolo svolto da Hezbollah. Ha mandato migliaia di combattenti in Siria, è intervenuto nello Yemen con centinaia di consiglieri. Ora (il leader del Partito di Dio) Nasrallah si vanta anche di poter spedire i missili anticarro a Gaza», agli uomini di Hamas. E tutto questo continuando a controllare militarmente il Sud del Libano, dove «una casa su quattro» è un deposito d’armi o un covo segreto di miliziani. Ma «noi conosciamo questi accorgimenti e sappiamo come attaccarli». Conclusione, simile a quella tratta dai dirigenti sauditi: «I cittadini libanesi devono sapere che Iran e Hezbollah stanno giocando con la loro sicurezza. La battaglia dipende da due parametri: 1) se la comunità internazionale permetterà a Iran ed Hezbollah di sfruttare la semplicioneria dei politici libanesi permettendo loro di impiantare la fabbrica di armi come stanno cercando di fare; 2) se Hezbollah sconfiggerà i partiti sunniti alle prossime elezioni. Israele è pronto a fronteggiare qualsiasi scenario».

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