giovedi` 25 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
18.01.2018 Ahed Tamimi, guitta di Pallywood e provocatrice
Ma il commento di Francesca Caferri è conciliante

Testata: La Repubblica
Data: 18 gennaio 2018
Pagina: 14
Autore: Francesca Caferri
Titolo: «Resta in carcere Ahed Tamimi icona dei palestinesi»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 18/01/2018, a pag.14, con il titolo
"Resta in carcere Ahed Tamimi icona dei palestinesi" il commento di Francesca Caferri.

Il commento riporta i fatti, ma lo fa con l'utilizzo di termini fuorvianti. Ahed Tamimi, da anni guitta professionista di Pallywood (l'azienda di fabbricazione di menzogne contro Israele tramite falsi video) e provocatrice, viene definita semplicemente "ragazzina". In questo modo ottiene più facilmente la simpatia del lettore.

Ecco l'articolo:

Immagine correlata
Francesca Caferri

Immagine correlataImmagine correlata
Ahed Tamimi - l'aggressione a un soldato israeliano

Ahmed Tamimi resta in carcere fino alla conclusione del processo che la vede imputata per aver schiaffeggiato due soldati israeliani. Così ha deciso la Corte che ieri ha giudicato il caso della sedicenne, diventata dal giorno del suo arresto, un simbolo per i palestinesi. Tamimi è diventata famosa quando il video in cui prende a schiaffi i due militari, in elmetto a giubbotto anti-proiettile, ha iniziato a circolare in Rete: è diventato virale e subito dopo per la ragazzina, figlia di un attivista, e per la madre sono scattate le manette. A nulla sono valsi gli appelli di Amnesty International che ha chiesto al governo israeliano di tenere in considerazione l’età della ragazzina. La data del processo non è fissata: rischia 10 anni di carcere.

Per inviare alla Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT